Al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology è stato presentato proprio oggi il Columbus uno dei migliori studi presentati all’Asco sul melanoma. Questo ha analizzato ben 397 pazienti con un melanoma metastatico Braf-mutato che non avevamo mai effettuato una terapia e sono stati trattati con immunoterapia. Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’Istituto Nazionale Tumori della Fondazione Pascale di Napoli, ha sottolineato: “La combinazione del BRAF inibitore encorafenib con il MEK-inibitore binimetinib aveva già evidenziato una sopravvivenza media di 33.6 mesi rispetto ai 16.9 mesi con vemurafenib in monoterapia”. Sebbene si tratti di termini scientifici è evidente come questa scoperta potrebbe cambiare decisamente lo studio di questa patologia.
UNA SCOPERTA IN GRADO DI ALLUNGARE LA VITA
Purtroppo il melanoma è una patologia che colpisce sempre più persone nel mondo e anche nel nostro paese. Un fenomeno destinato ad aumentare secondo tanti studi presentati all’Asco, ma di cosa si tratta precisamente? Si tratta di un tumore maligno che porta a un melanocita una cellula che è predisposta per la sintesi della melanina. Questo può sorgere in qualsiasi parte del corpo e può formarsi sotto forma di vari spessori di mucose, meningi e uvea. Questo è uno dei tumori meno frequenti per quanto riguarda la cute, ma rimane sicuramente il più aggressivo di tutti soprattutto se viene diagnosticato non subito e quando ha già iniziato a fare il suo corso. I fattori di rischio sono ascrivibili a tre categorie e cioè quelli genetici, fenotipici e ambientali. Oggi purtroppo ancora si muore di melanoma, ma la speranza è tramite le recenti scoperte di uscire da questa terribile situazione.