La scoperta di una molecola ”interruttore” che brucia i grassi è una svolta per la lotta contro l’obesità, ma non di certo una scusa per condurre una vita sregolata. Il regime alimentare non sarà mai da considerarsi libero e senza freni “inibitori”. Mangiare in maniera sana infatti non serve esclusivamente a dimagrire e mantenere il pesoforma ideale, ma anche per cercare di essere sempre in salute. Sono numerosi gli alimenti che andrebbero evitati se non del tutto quasi e altri che invece vanno dosati per la presenza di elementi al loro interno che fanno bene solo se assunti in basse dosi a intervalli molto regolari. La scoperta fatta non deve essere quindi una ”scusa per i golosi”, ma uno strumento in mano agli specialisti per cercare di lottare chi invece soffre di obesità per qualche disfunzione oppure che ingrassato troppo deve giustamente dimagrire per stare meglio e non riesce a farlo in maniera naturale con l’alimentazione. Piccoli consigli sono alla base di risultati importanti ma con l’aiuto della scienza si possono raggiungere livelli prima impensabile. (agg. di Matteo Fantozzi)
STOP ALLE OPERAZIONI?
La scoperta dell’interruttore che brucia i grassi è sicuramente importante per la lotta contro l’obesità. Questo potrebbe anche andare a rivoluzionare il modo di fare legato alla chirurgia. Fin troppi interventi vengono svolti con l’ausilio di macchinari invadenti per ridurre il grasso e magari andare a togliere parti dello stomaco, cosa che cambia in maniera inevitabile la vita a una persona. Se davvero svegliando una semplice molecola si riuscirà a porre fino all’obesità allora sicuramente si farà un ulteriore passo in avanti verso il futuro. Ovviamente una situazione del genere non può essere considerata per l’immediato futuro, ma di certo con un po’ di pazienza e il lavoro degli esperti ricercatori del settore i risultati sono garantiti. Di certo il nostro paese è uno di quelli colpiti in maniera pesante dall’obesità e non sono pochi i problemi che proprio in merito a questo portano anche ad altre patologie. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL 20% DEI BIMBI ITALIANI È SOVRAPPESO
Interessante scoperta effettuata negli scorsi giorni dai ricercatori di Boston, per la lotta all’obesità In poche parole è stata individuata una molecola, il succinato, che si attiva con il freddo e che se immessa nell’organismo permette di bruciare al meglio le calorie. Potrebbe rappresentare un importante passo avanti in materia, alla luce dei dati che vogliono il 20% dei bambini italiani, uno su 5, essere obesi. Una situazione grave soprattutto al sud, dove la percentuale di bimbi obesi sale al 35%. Un campanello d’allarme che spesso i genitori sottovalutano, visto che si tende a soddisfare le esigenze culinarie dei propri piccoli, che ovviamente non sono educati al cibo sano, ma preferiscono merendine, fast food, cibi confezionati e via discorrendo. L’obesità in età pediatrica può essere molto pericolosa perché aumenta il rischio di malattie come l’ipertensione, il diabete di tipo 2, e cardiopatie, in età adulta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FUNZIONA SOLO GRAZIE AL FREDDO
Nello studio bruciagrassi che ha individuato una proteina con il ruolo di bruciagrassi che potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nello studio della cura all’obesità, c’è un fattore che gli scienziati hanno tenuto ampiamente in considerazione. Il processo dell’eliminazione della proteina p38 funzionerebbe solo grazie al freddo, cioè a condizioni di temperatura abbastanza basse per mantenere il livello dei grassi sotto controllo. Sarebbe proprio il freddo a stimolare il metabolismo nel giusto modo e a permettere così la costruzione di un meccanismo in grado di proteggere dall’accumulo di tessuto adiposo nel proprio corpo. E chissà che anche gli studi clinici sugli esseri umani, dopo quelli sui topi che hanno avuto successo, non siano legati alla temperatura da mantere sempre sotto zero… o quasi. (agg. di Fabio Belli)
ELIMINATA LA P38
Si è fatto un passo davvero molto importante contro l’obesità, i test di laboratorio hanno dato infatti delle risposte davvero molto importanti. Sono stati selezionati alcuni topi geneticamente modificati in modo che fossero privi della p38 alfa. Questi praticamente non ingrassavano nemmeno se la loro alimentazione era basata totalmente sui grassi. Questo freno molecolare una volta eliminato infatti permetteva al tessuto bruciagrassi di funzionare in maniera decisamente attiva. Ora servirà capire se questa situazione funzionerà anche sull’uomo e in questo caso sarà molto semplice risolvere i problemi legati all’obesità. Sarà interessante vedere se i risultati saranno veramente importanti o se ci saranno delle differenze per quanto riguarda l’uomo. Serviranno ovviamente diversi test. (agg. di Matteo Fantozzi)
UN INTERRUTTORE CHE BRUCIA I GRASSI
Un nuovo studio ha mostrato come esista dentro al nostro corpo una specie di interruttore che brucia i grassi e viene attivato dal freddo. Potrebbe essere un modo di combattere l’obesità per riuscire a mantenere sempre sotto controllo la salute tramite il peso, il consumo delle calorie e la temperatura corporea. L’Istituto per la ricerca sul cancro Dana-Farber di Boston è stato pubblicato sulla rivista specializzata Nature sottolinea come la molecola succinato possa portare ad aprire un nuovo capitolo nella lotta a una patologica come l’obesità. Il succinato viene rilasciato nel flusso sanguigno grazie all’attività muscolare, poi viene immagazzinato dal tessuto adiposo bruno. Sono stati eseguiti degli esperimenti sui topi che hanno dimostrato come una volta lanciata la molecola nel tessuto bruciagrassi il succinato in questione aumenta la temperatura e poi aumenta anche il consumo delle calorie.
LA LOTTA CONTRO L’OBESITÀ
La lotta contro l’obesità ha ora un nuovo alleato e cioè la molecola succinato. E’ stato infatti scoperto che questa è in grado di bruciare i grassi e favorire il consumo delle calorie, riuscendo anche a regolare la temperatura. L’obesità purtroppo continua ad essere una patologia molto diffusa nel nostro paese con i bambini che sono sempre più colpiti anche per diversi errori nell’alimentazione. Per questo è molto importante che partano campagne di sensibilizzazione atte anche a far comprendere ai genitori l’importanza di quello che danno da mangiare ai loro figli. Aumentare le dosi di verdura e frutta, cercando di diminuire invece quelle di dolci e cibi grassi può essere una soluzione anche per insegnare ai bambini a crescere mangiando bene.