L’Eurostat si pronuncia sulle cause di decesso e sottolinea come una morte su tre sia tranquillamente evitabile con cure adeguate. Si spiega: “Il concetto di morte evitabile implica che una certa morte avrebbe potuto non avvenire in un dato momento se ci frosse stata in atto un’assistenza sanitari adeguata”. Parole importanti che ci portano al nostro paese dove si stima una media di 52mila morti evitabili facendo riferimento al 2015 e arrivando al 32% del totale nell’Unione Europea. Numeri molto alti e che ci raccontano come sia necessaria un’inversione di tendenza. Non meglio vanno altri paesi importanti come la Francia dove la percentuale è al 25%. Il paese invece con la media peggiore è la Romania dove vediamo addirittura il 50% delle morti evitabili legate all’Ue. Una cifra spaventosa che fa capire come delle morti evitabili una su due accadda proprio in Romania. (agg. di Matteo Fantozzi)



LE CAUSE PIÙ DIFFUSE DI DECESSO

Eurostat, “Ue: una morte su tre evitabile con cure adeguate”. L’Ufficio Statistico dell’Unione Europea ha pubblicato le statistiche relative ai numeri e cause sui decessi. Il rapporto sottolinea che sono oltre 570 mila le morti in Europa che sarebbero evitabili grazie a conoscenze mediche e tecnologiche di cui disponiamo: come sottolinea l’Ansa, parliamo di quasi una su tre (33,1 per cento) di quelle che si verificano ogni anno sotto i 75 anni. La patologia più diffusa è l’infarto, con l’Eurostat che precisa: “Il concetto di morte evitabile implica che una certa morte avrebbe potuto non avvenire in un dato momento se ci fosse stata una assistenza sanitaria adeguata in atto”. Secondo i dati, dunque, è la necrosi di un tessuto per ischemia, cioè per grave deficit di flusso sanguigno, la causa più diffusa di morte in Europa.



“UNA MORTE SU TRE EVITABILE CON CURE ADEGUATE”

La Direzione Generale della Commissione europea, che raccoglie ed elabora dati dagli Stati membri dell’Unione europea a fini statistici, sottolinea che per quanto riguarda l’Italia il rapporto fa riferimento a poco più di 52 mila morti evitabili per il 2015: statisticamente, parliamo del 32 per cento del totale. Una cifra più bassa, dunque, rispetto alla media europea ma più alta della Francia, che si attesta attorno al 25 per cento. La situazione peggiore si registra in Romania, che supera il 50 per cento. Tornando alle cause più diffuse di decesso, abbiamo sottolineato che al primo posto regnano gli infarti, mentre al secondo posto ci sono gli ictus, 16 per cento. Al terzo posto, infine, il tumore del colon-retto, 12 per cento. I statistici di Lussemburgo, al lavoro nell’edificio Joseph Bech, hanno segnalato dei dati molto importanti legati alla prevenzione: l’obiettivo è quello di abbassare sensibilmente i numeri di morti e di intervenire laddove la situazione è più delicata.

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