E’ di pochi giorni fa la notizia del ritiro di un lotto di fontina prodotto in Val d’Aosta dai supermercati italiani per precauzione. Il formaggio infatti sarebbe stato intaccato da un batterio trasmesso dalle mucche. Anche Findus ha dovuto ritirare alcun lotti di minestrone mentre i supermercati Lidl hanno deciso di loro iniziativa il ritiro di prodotti a base di verdure surgelate del marchio Freshona. Nel caso Findus si era segnalato il pericolo di contaminazione da Listeria, un batterio particolarmente pericoloso. E’ facile con il caldo estivo che anche pochi minuti lasciati fuori da un congelatore possano intaccare il prodotto. Secondo Barbara Paoli, come riporta il sito quotidianosanita.it, vicesegretaria dell’Associazione di dietetica e nutrizione clinica, “Si stima che ogni anno, nei soli Paesi industrializzati, il 30% della popolazione sia colpito da una tossinfezione alimentare, con circa 360 mila casi di denunce e 30.000 interventi per infezioni e intossicazioni alimentari. Oggi si contano al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e causate da diversi agenti patogeni che aumentano con il passare degli anni”.
I CONSIGLI CONTRO LE INTOSSICAZIONI
Ma infezioni possono succedere anche a casa, se si non si conservano i cibi in modo adeguato. Secondo l’Adi è importante curare sempre l’igiene dei luoghi dove si tengono i prodotti alimentari; riporre i cibi nel frigo in appositi contenitori; lavare sempre frutta e verdura con un cucchiaio di bicarbonato lasciandole in acqua per un quarto d’ora; conservare la carne nei sacchetti appositi; il pesce invece dopo essere stato lavato e asciugato va conservato in un contenitore ermetico; quando si usa il freezer, conservare gli alimenti suddivisi in porzioni nelle apposite pellicole; cuocere sempre sopra i 120 gradi per eliminare ogni possibile batterio.