E’ un pericolo che ormai viene ignorato, complice anche la sparizione di molta fauna negli ultimi decenni per problematiche varie, come il cambiamento del clima. Chi andava in vacanza in collina o montagna negli anni 60 e 70 ricorda invece molto bene il pericolo rappresentato ad esempio dalle vipere, nascoste nell’erba alta pronte a colpire con il loro morso. E’ un pericolo comunque ancora in corso, soprattutto per i bambini, così come i morsi di pipistrelli o, nei casi più sfortunati, di topi che si nascondono in qualche casa abbandonata. Ma anche la puntura di vespe. Morsi e graffi di animali possono comportare conseguenze anche pesanti se non si corre ai ripari in tempo. Ad esempio lo shock anafilattico che può comportare anche la morte. Per la rabbia procurata da alcuni animali, secondo l’Oms, muoiono 55 milioni di persone all’anno. A maggior rischio sono naturalmente i viaggi nei continenti lontani come l’Africa.
COME FARE PER VACANZE SICURE
Spiega la dottoressa Susanna Esposito ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, “Se si sta programmando un viaggio, soprattutto in Paesi endemici, è fondamentale sempre informarsi bene sui rischi infettivi a cui si potrebbe andare incontro e le vaccinazioni necessarie. Tutta la famiglia dovrebbe accertarsi di essere stata vaccinata contro il tetano con un richiamo vaccinale effettuato nei 10 anni precedenti la partenza”. Ma il pericolo può essere a casa, quando il nostro gattino ci rifila un graffio che non consideriamo: la malattia da graffio di gatto (Cat Scratch Disease, CSD) viene considerata la causa più comune di adenopatia (linfonodi ingrossati), cronica, benigna, in bambini e giovani adulti. Attenzione poi agli scorpioni che si trovano in vecchie case di campagna la cui puntura può essere anche mortale, e ai morsi dei ragni: quasi tutte le 40mila specie di ragni conosciute sono velenose, ma fortunatamente il loro morso fatica a entrare nella cute.