Il gesto splendido di un’intera classe di Novi Ligure che si è vaccinata per aiutare un compagno malato ha fatto giustamente il giro del paese come un esempio da seguire. Splendide sono state anche le parole della mamma di Simone, 18enne colpito da un tumore maligno dell’osso, ha parlato come riportato da Vanity Fair sottolineando: “Quello dei suoi compagni di classe e degli insegnanti è un gesto di grande generosità e responsabilità di certo non scontato in un momento storico in cui si fa tanta propaganda contro i vaccini. Gli alti e bassi ci sono sempre, ma il calore degli insegnanti e degli amici di Simone è un antitodo davvero molto importante per sentirsi davvero di meno soli quando una salita ti tronca il respiro“. La mamma Katia ha dimostrato di essere riconoscente e ha speso delle parole splendide che dovrebbero essere da esempio in diverse altre situazioni. (agg. di Matteo Fantozzi)



PERPLESSITÀ PER LE CAMPAGNE NO-VAX

Un’intera classe si è vaccinata per proteggere il compagno di classe malato. Simone, 18 anni, ha un osteosarcoma, un tumore maligno dell’osso. Per questo deve sottoporsi a terapie debilitanti ed è esposto al rischio di infezioni che potrebbero avere conseguenze serie. La maestra di Scienze, Monica Lupori, ne ha parlato alla classe, spiegando che il sistema imminutario di Simone è indebolito dalle cure e che è necessario raggiungere l’immunità di gregge per proteggerlo, cioè un’alta percentuale di vaccinati per impedire che agenti infettivi circolino e scatenino epidemie. «Per la verità, qualche ragazzo ha avuto inizialmente un po’ di perplessità, anche sull’onda della campagna no-vax, ma è bastato che parlasse con il suo medico di base per capire l’importanza di immunizzarsi. Se prendiamo l’influenza noi, è un conto, se tocca a Simone, la situazione può essere devastante. La proposta è poi stata accolta da tutti con entusiasmo e i ragazzi si sono vaccinati in blocco» ha raccontato la prof, come riportato da Vanity Fair. (agg. di Silvana Palazzo)



IL PRESIDE: “BRAVI, L’HO SAPUTO DOPO…”

Alla cerimonia di premiazione collettiva degli allievi della Quinta E del Liceo ad indirizzo linguistico “Amaldi” di Novi Ligure, il preside ha candidamente ammesso di essere venuto solo da poco tempo a conoscenza della lodevole iniziativa che ha visto protagonisti alcuni alunni del suo istituto: come è emerso oggi da alcune cronache locali, gli studenti avevano deciso di vaccinarsi in massa per venire in aiuto di un loro compagno di classe, affetto da una malattia rara e immunodepresso, per consentirgli di potersi comunque recare a scuola e diplomarsi, senza correre il rischio di contrarre qualunque patologia che potesse mettere a rischio la sua vita. E, alla presenza del presidente del Consiglio Regionale, Nino Boeti, che ha consegnato personalmente all’intera classe un encomio, Gianpaolo Bovone, preside del Liceo, ha ammesso non solo di essere rimasto all’oscuro della vicenda fino a quando non è diventata di pubblico dominio, ma di aver anche apprezzato l’atteggiamento degli studenti che, nonostante tutto, non hanno “sicuramente cercato alcun clamore”, elogiandoli anche per questo. (Agg. di R. G. Flore)



INTERA CLASSE SI VACCINA PER AIUTARE COMPAGNO MALATO

Dagli istituti scolastici italiani emergono spesso e volentieri storie di violenza e bullismo, ma quella che vi stiamo per raccontare conferma come le mele non marce siano ancora moltissime fra gli studenti del Bel Paese. Come riporta il Corriere della Sera nella sua edizione Online, a Novi Ligure, paese in provincia di Alessandria (Piemonte), un’intera classe ha deciso di vaccinarsi lo scorso dicembre per proteggere il proprio compagno. E’ accaduto precisamente presso il liceo scientifico Edoardo Amaldi, dove gli studenti della classe 5 E si sono sottoposti ad un vaccino antinfluenzale per fare in modo che il loro compagno, Simone, possa recarsi ancora a scuola e diplomarsi.

ENCOMIO DA PARTE DELLA REGIONE

Lo studente è infatti immunodepresso a causa delle terapie a cui è costretto per via di una grave e rara malattia, e di conseguenza, se dovesse ammalarsi, rischierebbe di morire. A spiegare la situazione agli studenti era stata una professoressa, dopo di che tutti i 23 alunni hanno deciso di recarsi all’asl. La classe in questione è stata ricevuta nelle scorse ore dal presidente del Consiglio Regionale, Nino Boeti, che ha consegnato agli studenti un encomio: «Non siamo qui per parlare di vaccinazioni – le sue parole – ma per parlare di solidarietà e di amicizia, per parlare di questo gesto, dell’attenzione avuta per Simone, perché vale la pena fare qualcosa per gli altri».