In questi giorni si parla molto del labrador Sun, autore di un vero e proprio ”miracolo”. Il cane infatti ha provocato un gesto di affetto in una donna in stato di coma vegetativo, questa ha reagito alla sua presenza accarezzandolo. Altra storia molto commovente è quello del cane Serena, uno splendido esemplare di Basset Hound, che due volte al mese si reca all’ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze nel reaprto di pediatria dove accompagna i bambini in sala operatoria aspettandoli teneramente al di fuori. Il progetto Pet Therapy punta infatti a far distrarre i bambini nell’attesa dell’intervento e poi anche nelle ore successive al risveglio. A portarlo all’interno dell’ospedale c’è Benedetta Fragorzi, come evidenzia nella sua versione online La Stampa, che si tratta di un coadiutore in Iaa dell’Associazione Il Poderaccio-Accademia Cinofila Fiorentina Asd. Referente invece del progetto è la dottoressa Giovanna Carlini. (agg. di Matteo Fantozzi)
L’IMPORTANZA DEGLI ANIMALI
Il caso della donna di Lucca in coma vegetativo che ha risposto a una sollecitazione esterna di un Labrador di nome Sun, addestrato alla cosiddetta Pet Therapy, sta facendo discutere: infatti, anche se l’episodio avvenuto presso l’Istituto San Cataldo del centro toscano risale oramai a qualche settimana fa, è diventato solo di recente di pubblico dominio e, con tutte le dovute precauzioni del caso, è stato definito da qualcuno “un miracolo”. Ovviamente, come precisato dai medici che hanno in cura la paziente che si trova in stato di minima coscienza, si tratta solamente di un piccolo segnale ma purtroppo è ancora presto per parlare di risveglio. Ad ogni modo, sull’onda della notizia, nelle ultime ore sono intervenuti diversi esperti sulla questione che, se da un lato hanno sottolineato come si confermi quel legame profondo e per certi versi innato che l’uomo ha con i cani, dall’altro si sottolinea quanto sia invece ancora troppo sottovalutata la Pe Therapy, specialmente alle nostre latitudini e che sempre più strutture dovrebbero farvi ricorso, anche in situazioni cliniche meno gravi della donna che a Lucca, seppur per qualche breve istante, ha ripreso a “comunicare” con quel mondo esterno da cui vive separata a causa del coma vegetativo. (Agg. di R. G. Flore)
IL PICCOLO “MIRACOLO” DEL LABRADOR SUN
A detta degli operatori sanitari della struttura lucchese, quello andato in scena è stato una sorta di miracolo che ha sorpreso gli stessi educatori di Sun, il Labrador che, avvicinatosi al letto dove riposava una paziente in stato di coma semi-vegetativo, è riuscito a provocare in lei una reazione. Insomma, grazie alla Pet Therapy la paziente in cura presso l’Istituto San Cataldo ha trovato nuovamente il modo, anche se solo per un attimo, di comunicare col mondo esterno e il merito è tutto dei cosiddetti “stimoli elettivi” a cui sono comunque in grado di rispondere quelle persone ridotte in stato di minima coscienza. Dal canto loro, i medici della struttura sanitaria per adesso non voglio assolutamente sentir parlare di miracolo, anche se sono rimasti stupiti e vedono l’episodio di cui è stato protagonista Sun come un “piccolo progresso” in quello che sarà il lungo, ma si spera con esito positivo, percorso riabilitativo della paziente in coma. (Agg. di R. G. Flore)
DONNA RISPONDE A STIMOLI DEL CANE
Pet therapy in ospedale, paziente in coma vegetativo reagisce agli stimoli del come: è la straordinaria storia di Lucca, dell’ospedale San Cataldo. Una donna, in stato di minima coscienza da oltre cinque mesi, ha infatti risposto allo stimolo del labrador, muovendo la mano verso l’animale dietro semplici ordini vocali degli operatori. Andrea Bertolucci, medico referente clinico del reparto ha sottolineato ai microfoni de La Stampa che la paziente versa in una condizione che presenta “un minimo di reattività ad alcuni stimoli. Ovvero stimoli particolari, non generici, che interessano i centri percettivi”. Sono dunque “piccoli progressi che si vedono nel lungo percorso riabilitativo di pazienti di questo genere. Sono aspetti positivi ma non gridiamo al miracolo”, ha sottolineato Bertolucci, che ha evidenziato che la donna verrà trasferita nel centro per gravi lesioni celebrali dell’ospedale della Versilia per proseguire il percorso di recupero. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA PET THERAPY FUNZIONA
Il Labrador è sicuramente un cane eccezionale, in grado di compiere diverse imprese oltre a quelle ascrivibili a un semplice quadrupede. Infatti questi splendidi cani sono in grado di aiutare persone in difficoltà anche in pieno mare. La donna in stato semi-vegetativo nell‘Istituto San Cataldo di Lucca ha avuto una reazione importante nei confronti del cane. In una giornata dedicata alla pet therapy il cane è stato portato anche accanto al letto della donna che dietro dei semplici ordini vocali ha portato a una reazione con la donna che ha mosso la mano verso l’animale. Dopo è stata aiutata ad accarezzarlo e poi in seguito alla percezione tattile ha assunto una espressione del viso che è sembrata distesa e rilassata.
A LUCCA DONNA IN STATO DI MINIMA COSCIENZA ACCAREZZA UN CANE
Arriva dall’Istituto San Cataldo a Lucca una storia da far davvero venire la pelle d’oca. Una donna in stato di minima coscienza, vicina al coma vegetativo, ha dato un segno di minima reattività accarezzando un cane seduto vicino al suo letto. La donna ha risposto in maniera positiva alla pet therapy applicata grazie alla presenza di Sun uno splendido labrador addestrato per l’occasione. Da cinque mesi la donna è ricoverata nel modulo stati vegetativi del centro in questione e la sua condizione non ha mai accennato a migliorare se non proprio in questa situazione. È questa una situazione che conferma l’efficacia e l’importanza degli animali anche nell’ambito della sanità e delle possibilità che si offrono nel cercare di soccorrere le persone più bisognose.