Lo studio in merito alla leucemia mieloide acuta che si può prevedere dieci anni prima del suo insorgere ha sicuramente regalato alcune sicurezze sul futuro. Si è espresso in merito anche George Vassiliou leader del progetto. Come riportato dal Quotidiano Sanità questi ha specificato: “Questo studio ha fornito per la prima volta la prova che possiamo individuare i soggetti a rischio di Leucemia mieloide acuta. Molti anni prima infatti si può capire la futura comparsa della malattia. Speriamo di sfruttare questa scoperta per sviluppare degli importanti test di screening che ci consentono di individuare i soggetti a rischio. Questo serve per riuscire a prevenire o bloccare la progressione della malattia”. Sarebbe di certo una svolta davvero molto importante per il futuro. (agg. di Matteo Fantozzi)



PARLA IL DOTTOR SAGI ABELSON

Il Dottor Sagi Abelson ha parlato, come riportato dal Quotidiano Sanità, della Leucemia mieloide acuta e di tutte le novità che ruotano attorno a questa anche in merito alle recenti scoperte. Spiega: “Si tratta di una patologia oncologica devastante se viene diagnosticata tardivamente. Il tasso di mortalità dopo i sessantacinque anni è del novanta per cento. I risultati del nostro studio dimostrano che è possibile individuare le persone a rischio di sviluppare questa malattia, attraverso un test genetico sul sangue. Questo consentirà di individuare le persone a rischio e poi di studiare come andare a colpire le cellule affette da queste mutazioni. Si agirà molto prima che la malattia dia segno di sé ciclicamente”. Si tratta sicuramente di una scoperta molto interessante e che potrebbe andare a sconfiggere una malattia con un tasso di mortalità davvero importante. (agg. di Matteo Fantozzi)



LE PAROLE DEL PROFESSOR JOHN DIK

Il Professor John Dik del Princess Margaret Center ha voluto spiegare alcuni passaggi fondamentali dello studio che ha permesso di evidenziare dei progressi per quanto riguarda la leucemia mieloide acuta. Questi ha spiegato, come riportato dal Quotidiano Sanità, che: “Siamo riusciti ad individuare, all’interno della popolazione generale, quei soggetti che presentano nel sangue tracce di mutazioni alla base del percorso in grado di trasformare una cellula normale in una leucemica. Queste possono essere individuate addirittura fino a dieci anni prima che si sviluppi la patologia. Si tratta di una finestra temporale molto ampia che ci dà l’opportunità di mettere in campo strategie di prevenzione”. La speranza è che questa scoperta possa davvero chiudere le porte alla leucemia, anche se saranno molti ancora i percorsi con cui interfacciarsi per arrivare a una soluzione.



TEST GENETICO PER ANTICIPARE LA DIAGNOSI

Sulla rivista specializzata Nature è stato pubblicato da poco uno studio davvero molto interessante sulla leucemia mieloide acuta. Questo dimostra come sarà possibile, grazie a un test genetico, prevederla addirittura con dieci anni di anticipo. L’eccezionale scoperta riuscirà a far individuare quei soggetti a rischio che potrebbero sviluppare una forma grave di leucemia. L’anticipo con cui si potrà scoprire questa cosa permetterà di mettere a punto quelle che vengono considerate delle strategie preventive per riuscire a evitare sul nascere il problema. Sicuramente sarà fondamentale anche la scesa in campo delle cellule staminali che potranno essere utilizzate per intercettare la malattia sul nascere e placarla. La medicina continua a fare passi da gigante in avanti e la speranza è davvero che un giorno queste malattie possano essere solo un lontano ricordo.