Il past president della Società italiana di psichiatria, Claudio Mencacci, si è espresso sulla vicenda legata ai ragazzi imprigionati in Thailandia dentro a una grotta per giorni e giorni. Ansa ha riportato le sue parole nelle quali ha spiegato quale sarà il dovere dell’equipe pronta a seguire i superstiti e come li indirizzerà verso una nuova vita: “Sarà importante attivare il prima possibile le terapie psicologiche focalizzate proprio sul trauma. Non bisogna costringere ora i ragazzi a dormire, indurre il sonno può fissare di più nella memoria il trauma, mentre farli parlare può aiutare a sciogliere più facilmente le esperienze stressanti che hanno vissuto”. Parole importanti che ci fanno capire come sarà molto importante intervenire rapidamente e cercare di aiutare questi giovani ragazzi a riabilitarsi per condurre una vita normale. Ovvio che servirà un percorso anche lungo e complicato, anche se il professore spiega bene come se seguiti nel giusto modo potranno riuscire davvero a lasciarsi tutto alle spalle.



I RAGAZZI CHIUSI NELLA GROTTA

È da giorni che le pagine di cronaca sono attente a quello che sta accadendo in Thailandia dove alcuni ragazzi sono rimasti intrappolati all’interno di una grotta con il rischio di non uscirne più vivi. Una situazione veramente complicata che è stata resa ancor più tragica dalla presenza di forti temporali e un maltempo costante che si è abbattuto su tutta la nazione. Sono stati molti i tentativi per cercare di salvare i ragazzi, con anche problemi per chi si è impegnato nel recupero. Una situazione che sembrava destinata a non aver più soluzioni, fino a quando alcuni ragazzi sono riusciti a uscire, portati in salvo da uomini coraggiosi in grado di riuscire a raggiungere l’imponderabile. E’ così che ora si valutano anche le conseguenze legate alle tante giornate passate al buio e senza cibo per questi superstiti salvati da un vero e proprio miracolo.

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