Sono i grassi saturi a rappresentare il maggior pericolo per la salute per chi consuma Olio di Cocco. E’ questo che emerge dalla ricerca che ad Harvard ha messo in luce come l’Olio di Cocco rappresenti un vero e proprio veleno, e comunque procuri danni tangibili alla salute, soprattutto per coloro che soffrono di malattie metaboliche. E dire che paradossalmente diverse ricerche lo avevano indicato come un possibile toccasana per il colesterolo. Questa scoperta potrà avere ripercussioni molto pesanti soprattutto per tutti coloro che sono dediti alla dieta vegana, utilizzando dunque abbondanti dosi di Olio di Cocco che invece, in barba a chi pensava potesse essere d’aiuto ad una dieta più leggera e salutare, è invece un vero serbatoio di grassi saturi. (agg. di Fabio Belli)



LA RIVELAZIONE DA HARVARD

L’olio di cocco è un veleno, questo ha rivelato una professoressa di Harvard e cioè Karin Michels. Viene lanciato l’allarme soprattutto nei confronti di chi lo usa abitualmente come i vegani. Questo si utilizza molto spesso all’interno delle ricette delle torte di solito preparate appunto da chi non si affida ad elementi di provenienza animale. Questo si solidifica a temperatura ambiente e può mantenere le preparazioni per diverso tempo consolidandone la forma. Era abitudine invece di molti nutrizionisti suggerire di assumere un cucchiaino di olio di cocco prima di ogni pasto per aumentare un senso di sazietà che avrebbe aiutato a mangiare di meno. Una rivoluzione quella che arriva da Harvard che se sarà confermata da altre ricerche incrociate ci porterà a bandirlo totalmente dalle nostre tavole. (agg. di Matteo Fantozzi)



ABBASSA IL COLESTEROLO?

Continua ad essere sul banco di prova la situazione legata all’olio di cocco dopo l’allarme lanciato da una professoressa di Harvard Karin Michels che parla di questo come un vero e proprio veleno. Una notizia che cambia clamorosamente le carte in tavola dopo che per lungo tempo si era parlato di questo come un ottimo rimedio per far scendere rapidamente il colesterolo e quindi di fatto risultare utile per la salute dell’uomo. Sarà necessario fare altri studi e cercare di approfondire quanto rivelato dalla docente che ha puntato il dito verso l’olio di cocco considerandolo un vero e proprio veleno con troppi acidi grassi saturi all’interno e con l’obbligo di assumerlo con molta moderazione. I ricercatori di tutto il mondo avranno quindi da oggi un caso in più da tenere sotto la lente di ingrandimento per evitare che i problemi si possano incredibilmente moltiplicare. (agg. di Matteo Fantozzi)



EPPURE FINO A POCO TEMPO FA…

“L’olio di cocco è veleno”, ad ammetterlo è Karin Michels, professoressa di Harvard, che di fatto ha scosso la comunità scientifica e non solo. Secondo l’insegnante della prestigiosa scuola americana, direttrice dell’Istituto per la prevenzione e l’epidemiologia dei tumori della stessa Università, l’olio proveniente dal gustoso frutto sarebbe uno dei cibi più nocivi in circolazione. Eppure, fino a pochi giorni fa, le considerazioni circa l’alimento “velenoso”, erano di tutt’altra natura. Basta infatti fare un breve giro sul web per trovare pagine e pagine di siti dove vengono elencate le numerose proprietà dell’olio proveniente dal cocco, come ad esempio riequilibrare gli zuccheri nel sangue, aumentare la funzione cerebrale, alleviare il mal di gola e altri dolori di varia natura, aumentare le difese immunitarie e digerire meglio. Insomma, tutta una serie di aspetti positivi che sono venuti meno da qualche ora a questa parte: a chi bisogna dare ascolto? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

“L’OLIO DI COCCO E’ VELENO”

Durante una conferenza all’Università di Friburgo, città universitaria nella Foresta Nera della Germania, intitolata “Olio di cocco e altri errori nutrizionali”, la professoressa Karin Michels, direttrice dell’Istituto per la prevenzione e l’epidemiologia dei tumori della stessa Università e insegnante ad Harvard TH Chan School of Public Healt, ha fatto un’importante dichiarazione: l’olio di cocco è puro veleno. Una conferenza durata 50 minuti, in lingua tedesca, che subito è stata pubblicata su YouTube dove conta un milione di visualizzazioni. La notizia ha allarmato tutti dal momento che l’olio di cocco viene utilizzato dagli anni Duemila all’interno delle diete in seguito a uno studio della Columbia Università che dichiarava che chi ne facesse uso, avrebbe bruciato grassi più rapidamente.

LE ALTERNATIVE

Lo status di “superfood” era stato attribuito all’olio di cocco già lo scorso anno, dopo un esame attento da parte dell’American Heard Association che raccomandava di utilizzarlo il meno possibile perché dannoso a causa degli acidi grassi saturi presenti. “E’ uno dei cibi peggiori che si possano mangiare”, ha dichiarato la professoressa che ha spiegato essere più dannoso del lardo perché contiene solo acidi grassi saturi che possono ostruire le arterie coronarie. Una giusta alternativa all’olio di cocco è sicuramente l’olio di oliva o di colza. La professoressa Karin Michels ha parlato anche di altri alimenti come i semi di acai, chia o matcha, ma non li ha descritti come dannosi, ma inefficaci dal momento che contengono nutrienti disponibili in alimenti come carote, ciliegie e albicocche.