Nel lungo post su Facebook pubblicato da Giulia Grillo, il ministro della Salute ha voluto fare chiarezza sulla posizione del governo in materia di vaccini dopo le polemiche scaturite dall’approvazione di un decreto che proroga di un anno i termini previsti dal decreto Lorenzin in fatto di sanzioni sui bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne. L’esponente M5s ha dichiarato:”Come rappresentante del Governo faccio presente ancora una volta, sperando di non dovermi ripetere, che farò di tutto per la promozione attiva delle vaccinazioni”. Il ministro ha preso l’impegno di “avviare progetti per promuovere la vaccinazione attiva nelle strutture in cui opera il personale sanitario” e ha aggiunto che “insieme al ministro dell’Istruzione garantiremo a tutti i bambini immunodepressi, quelli che non possono scegliere se vaccinarsi o meno, l’adeguata collocazione in classi in cui è assicurata la copertura vaccinale. In questo modo dando la priorità a chi non può scegliere rispetto a chi può scegliere di vaccinarsi e decide comunque di non farlo”. La Grillo ha concluso dicendo che è “allo studio dei parlamentari un disegno di legge che prevede un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio. Ossia uno strumento razionale e di buon senso che contempera il diritto alla salute collettiva e individuale. Un’impostazione che manterrò anche durante il passaggio parlamentare. Le vaccinazioni sono un tema troppo importante e non va fatta una guerra alla razionalità”. (agg. di Dario D’Angelo)
MINISTRO GRILLO, “NESSUN PASSO INDIETRO SUI VACCINI”
Dopo le polemiche scaturite dall’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe sui vaccini che proroga di un anno la necessarietà dei controlli sulla copertura dei bambini al nido e alla materna, dal suo profilo Facebook prende posizione il ministro della Salute. Giulia Grillo esordisce così:”Speravo di non dover intervenire per l’ennesima volta sul tema delle vaccinazioni che da strumento di prevenzione primaria si sono trasformate in strumento di lotta politica a tratti con toni di guerra di religione”. Nel merito della vicenda la Grillo spiega:”Ribadisco che i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni. È stata sospesa per un anno una delle tre forme sanzionatorie previste dalla stessa legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne. Nessun passo indietro sull’obbligo vaccinale”.
Secondo il ministro Grillo, queste “sono chiacchiere da bar”. L’esponente M5s ha assicurato tra le altre cose di aver “parlato con il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti, e con il presidente della Federazione dei pediatri di libera scelta (Fimp), Paolo Biasci, per avviare nei mesi di settembre e ottobre delle giornate di promozione attiva delle vaccinazioni negli ambulatori medici”. (agg. di Dario D’Angelo)
LA PRESA DI POSIZIONE DELL’ORDINE DEI MEDICI
L’Ordine dei medici scende in campo contro il provvedimento del governo sui vaccini. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), interviene dopo l’approvazione al Senato dell’emendamento al decreto Milleproroghe che fa slittare di un anno l’obbligo vaccinale come condizione per l’ingresso alle scuole dell’infanzia e ai nidi. «Sulle vaccinazioni lanciamo un appello al Parlamento, perché, nelle sue decisioni, rispetti sempre la scienza e metta il ministro della Salute, Giulia Grillo, nelle migliori condizioni per lavorare». Anelli ha espresso la sua «piena fiducia nel ministro» e le assicura «sostegno, sapendo che potrà contare anche su tutti gli organismi tecnico-scientifici a sua disposizione per garantire le coperture vaccinali senza compromettere o ledere alcun diritto». Ma il numero uno di Fnomceo tira in ballo anche l’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. «Al ministro il compito di attuare tale tutela, attraverso politiche sanitarie che si fondino sulle migliori evidenze scientifiche a nostra disposizione», ha concluso Anelli. (agg. di Silvana Palazzo)
FRONDA SI ALLARGA, FARAONE: “SERVE BUONSENSO”
Dopo Elena Fattori, che aveva votato in dissenso dal gruppo pentastellato in commissione al Senato, anche il deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Trizzino si è dissociato dalla posizione ufficiale del partito sulla questione vaccini. Direttore sanitario dell’ospedale dei Bambini di Palermo, Trizzino ha ricevuto messaggi sui social network da esponenti del Partito Democratico nelle ultime ore, ai quali si è aggiunto quello di Davide Faraone: “Caro Trizzino mi interessa poco se hai cancellato il post da Fb, contro il provvedimento #novax del governo. Conta di più se ci aiuti a bloccare questa scelta scellerata in parlamento. Non c’entra il colore politico, ma il buonsenso. #vaccini”. E il rischio per il Movimento 5 Stelle è che questa fronda si allarghi nel corso dei prossimi giorni: la questione vaccini e novax e tra le più delicate e dibattute, il timore in casa grillina è che aumentino le prese di posizione simili… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
PD: “DATECI UNA MANO”
Le parole su Facebook Giorgio Trizzino sul tema vaccini hanno alimentato il dibattito. L’esponente del Movimento 5 Stelle si è dissociato dalla linea del suo partito e giungono plausi da casa Partito Democratico, con i dem totalmente in disaccordo con la linea novax dei grillini. “Prendete un po’ di coraggio grillini. Non importa se il post viene e va. Ma dateci una mano #ridacciilvaccino”, le parole di Alessia Morani, seguite da quelle di Anna Rita Leonardi: “Oddio…c’è un sussulto di dignità nel M5S! #vaccini”. Già nella giornata di ieri erano giunte forti critiche dal Pd per il rinvio dell’obbligo vaccino per andare a scuola: “L’ansia distruttiva di chi è al governo non si ferma neppure di fronte ai bambini: abolire l’obbligo vaccinale non è fare un dispetto al @pdnetwork ma mettere in pericolo la salute di tutti, a partire dai più fragili. Vergognatevi tanto. E fermatevi finché siete in tempo”, il tweet di Anna Ascani. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RIMOSSO IL POST SU FACEBOOK
Dopo l’approvazione al Senato da parte di Lega e M5s dell’emendamento al milleproroghe che agisce sulla legge vaccini, prorogando di un anno la necessità della presentazione del certificato vaccinale per la frequenza al nido e alla scuola materna, all’interno della stessa maggioranza si è aperto un confronto acceso sulla reale opportunità di quella che in tanti hanno definito una svolta “no vax”. Nel MoVimento 5 stelle si registrano i maggiori tumulti. In dissenso dalla maggioranza ha votato ad esempio la senatrice M5s Elena Fattori, ma adesso ad intervenire su Facebook è anche il deputato palermitano Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell’ospedale dei Bambini di Palermo. Da addetto ai lavori, Trizzino spiega:”Ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite ecc, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche. Il mio ruolo di direttore sanitario e di igienista mi impone di avere una posizione chiara sul tema ed è quello che farò senza equivoci o fraintendimenti”. Nel post, rimosso poco dopo la pubblicazione, Trizzino dichiarava:”Non si pensi che il mio silenzio sul tema dei vaccini sia da attribuire ad una posizione consenziente rispetto alle tesi ambigue sull’obbligo vaccinale. Chiarisco subito che in questa prima fase ho voluto comprendere la reale posizione del M5S, del nostro gruppo in Commissione e del ministro”. (agg. di Dario D’Angelo)
VACCINI, SLITTA OBBLIGO PRESENTAZIONE CERTIFICATI
Passa l’emendamento al Senato che di fatto fa slittare l’obbligo di presentare i certificati vaccinali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e agli asili nidi. Con 149 voti, dunque, l’obbligo vaccinale viene posticipato all’anno scolastico 2019-20. Un rinvio che secondo Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, può rappresentare un rischio concreto per i bambini più fragili. Alcuni dati generali in ogni caso sembrano incoraggianti, se ad esempio si guarda ai dati 2017 che registrano un aumento complessivo delle vaccinazioni, come quella contro il morbillo. La tendenza segna un aumento per tutti i vaccini, partendo da quelli obbligatori fino a quelli facoltativi. Di contro lo scorso anno si sono registrati 5.000 casi di morbillo, di cui 300 tra operatori sanitari con 4 decessi. Elementi che fanno riflettere e che spingono ad una copertura vaccinale sempre più adeguata in tutto il paese.
ELENA FATTORI IN DISSENSO COL M5S
Nel 2017 in Italia erano dieci le vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione scolastica: dall’antipolio all’antitetanica, passando per l’antidifterica, antitetanica, antipertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo B, antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella, antiepatite B. Il rinvio odierno, determinato dal Milleproroghe, potrebbe aumentare i rischi, come confermato da Gianni Rezza, che precisa: “Sono migliaia, circa 10mila, anche se non c’è una stima precisa, i bambini italiani immunodepressi o con patologie e che, per questo, non possono essere vaccinati. Lo stop all’obbligo vaccinale per la frequenza nel prossimo anno scolastico a nidi e materne mette a rischio soprattutto loro, per il pericolo che altri bambini non vaccinati – spiega – possano divenire vettori di malattie per questa fascia più debole”. Dalle votazioni svolte in Senato, intanto, arrivano anche le parole della senatrice cinque stelle Elena Fattori, che ha votato in dissenso dal suo gruppo parlamentare sull’emendamento in questione: “Rispetto la scelta del mio gruppo. Ma per storia personale, professionale e dolorosamente di madre non posso fare altro che dissociarmi ed esprimere un indignato voto contrario”.