La soluzione più facile per evitare situazioni come quella dell’uomo a cui hanno amputato la mano sarebbe quella di evitare l’assunzione di carne o pesce crudi. Una soluzione che però va contro una cultura e un modo di fare cucina che non appartiene solo ed esclusivamente al Giappone e al sushi. Sono infatti tantissime le nazioni che mangiano soprattutto carne cruda e il pesce crudo di fatto è anche alla base della nostra dieta basti pensare al salmone marinato o alle cruditè di ostriche e altro. Un corretto trattamento del pesce infatti dovrebbe evitare ogni tipo di rischio. Il sushi, così come tutti gli altri modi di servire pesce crudo, deve arrivare dall’abbattimento del pesce che congelato a -20° per circa 24 ore porterebbe a bloccarsi la proliferazione di ogni tipo di batteri. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL SERVIZIO DI NADIA TOFFA A LE IENE SHOW
Torna d’attualità un’inchiesta dello scorso marzo condotta da Nadia Toffa a Le Iene Show sul sushi, dopo che ieri la notizia di un uomo costretto all’amputazione di una mano ha sconvolto il pubblico italiano. Il fatto è avvenuto in Corea del Sud, ma nonostante questo ha riaperto uno dei più grandi dibattiti degli ultimi anni nel nostro paese. In Italia infatti i consumatori si dividono tra chi non può fare a meno del sushi anche più di una volta a settimana e chi rifiuta i tanti nuovi all you can eat considerandoli totalmente inattendibili dal punto divista dell’igiene e della qualità del pesce. Di certo quanto accaduto a Seoul poco c’entra col nostro paese, ma il servizio di Nadia Toffa è sicuramente interessante anche perché ci indica quali sono i segreti per mangiare in un ristorante di alta qualità. (agg. di Matteo Fantozzi)
VIBRIO VULNIFICUS, PERICOLO ANCHE CON I MOLLUSCHI
L’infezione da Vibrio Vulnificus, che ha causato l’amputazione di una mano ad un 71enne sudamericano che aveva consumato del sushi, è tipica quando di mangia del pesce crudo non igienicamente conservato. E’ risaputo che mangiare pesce ma anche molluschi crudi non trattati con l’abbattitore in modo conforme alle normative di legge italiane, può essere causa di problematiche come quella che ha costretto all’amputazione della mano del 71enne. L’uomo aveva pregressi problemi di salute che potrebbero aver accelerato il processo di infezione, ma non abbattere il pesce ed i molluschi, e dunque evitare che i terribili batteri che spesso contengono vengano resi innocui, può essere letale. Il Vibrio vulnificus è un batterio della categoria Gram-negativo che si può individuare anche in acqua di mare contaminata, le procedure tramite abbattitore a decine di gradi sotto zero, obbligatorie per legge in Italia, lo rendono comunque inoffensivo. (agg. di Fabio Belli)
SCATTA L’ALLARME
La notizia dell’uomo che ha subito l’amputazione della mano a causa del sushi ha scatenato una strumentalizzazione generale della notizia. In molti infatti sui social network non hanno aspettato un istante per far scatenare l’allarme anche in Italia quando l’evento non è accaduto in uno dei tanti “all you can eat” che sorgono in Italia, ma nella lontana Corea del Sud. Sono giustissimi gli inviti ad utilizzare pesce di maggiore qualità e norme igieniche d’ordine, ma nonostante questo non si deve assolutamente trovare ogni pretesto per puntare il dito verso i ristoratori italiani. Sono infatti molte le attività che lavorano con attenzione e grande voglia per raggiungere livelli di alta qualità nonostante i prezzi bassissimi ai quali è possibile mangiare una quantità smisurata di pesce. La notizia che arriva dall’Asia quindi deve sicuramente far riflettere per migliorare, ma non deve scatenare preoccupazione. (agg. di Matteo Fantozzi)
NESSUN CONTROLLO IN ITALIA
Ha fatto il giro del mondo la notizia dell’uomo sudcoreano di 71 anni che ha contratto un’infezione batterica in seguito alla quale i medici sono stati costretti ad amputargli una mano. L’uomo aveva mangiato del pesce crudo, non controllato, in un ristorante. In Italia così come in Europa, il pesce crudo, prima di arrivare al consumatore, deve subire il processo di abbattimento ovvero dev’essere congelato a temperatura di almeno -20° per un tempo non inferiore a 24 ore. Una procedura necessaria per uccidere i parassiti e blocca la proliferazione dei batteri. L’abbattitore professionale dev’essere presente in tutti i ristoranti. Gli esperti, però, ricordano che, pur seguendo la procedura prevista dalla legge, non c’è la sicurezza che il pesce sia incontaminato. Come si legge sul Corriere della Sera, “per essere sicuri al 100% pesce e carne non dovrebbero essere consumati crudi”, sottolineano i batteriologi (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
MANO AMPUTATA PER IL SUSHI
Un uomo sudcoreano è stato costretto all‘amputazione della mano sinistra a causa del sushi. Questi infatti ha contratto un’infezione batterica da pesce crudo. Il tutto è avvenuto a Jeonju nel sud di Seoul in Corea del Sud. La vicenda poi è stata resa nota dal New England Journal of Medicine. L’uomo vittima dell’amputazione è un settantunenne che è voluto rimanere anonimo. Quasi subito dopo aver mangiato sushi questi ha notato che sulla sua mano si stavano formando delle vesciche. Dopo dodici ore ha iniziato a notare alcune altre stranezze con la mano che si è gonfiata e ha iniziato a mostrare dei lividi. L’uomo poi ha accusato febbre alta e dei dolori che l’hanno costretto a recarsi repentinamente in ospedale per evitare ulteriori complicazioni. Aveva infatti capito di essere stato colpito da qualche infezione dovuta a quanto aveva mangiato in precedenza.
IL PERCORSO IN OSPEDALE
Immediatamente arrivato in ospedale all’uomo è stato rimosso il tessuto infetto dalla mano e così gli hanno dato degli antibiotici per via endovenosa. Le ulcere però non si sono arrestate e ci si è resi conto in tempi brevi che la terapia non stava funzionando con la mano dell’uomo pronta a gonfiarsi rapidamente. L’uomo è così stato costretto a tornare in ospedale dopo qualche giorno con i medici che hanno diagnosticato un’infezione batterica da pesce crudo. Va considerato che l’uomo aveva anche altre patologie pregresse come diabete di tipo 2, ipertensione e disfunzione renale. L’equipe medica così ha deciso per l’amputazione della mano, cercando di evitare ulteriori problemi di salute.