Dalle parole ai fatti: il Consigliere Regionale Perrini ha presentato un’interrogazione in Regione, al Governatore Emiliano, per discutere e fare luce su quanto accaduto all’uomo di 45 anni che, a causa della sua obesità, non ha potuto effettuare una Tac che con ogni probabilità gli avrebbe salvato la vita. “In Puglia si muore anche perché si è troppo obesi per diagnosticare un tumore, perché nel tarantino, ma forse nell’intera regione, non esistono macchinari diagnostici (TAC e Risonanza Magnetica) in grado di poter visitare un obeso. Per questo ho presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Michele Emiliano, anche in qualità di assessore alla Sanità, perché venga fatto un monitoraggio su tutte le strutture sanitarie, non solo tarantine, per conoscere quante sono nelle condizioni di poter diagnosticare malattie gravi su soggetti obesi e quindi provvedere a installarle con urgenza in caso di mancanza.” (agg. di Fabio Belli)
PARLA IL CONSIGLIERE PERRINI
In merito alla terribile vicenda accaduta in Puglia a Luca Vecchione, scomparso a causa dell’assenza di un macchinario della Tac in grado di sostenere il suo peso. In merito si è espresso il consigliere regionale Renato Perrini che ha parlato come riportato da Il Giornale nella sua versione online. Questi ha specificato: “Nel tarantino, ma forse nell’intera Puglia, non esistono macchinari diagnostici in grado di poter visitare un paziente obeso. È assurdo se si pensa che l’obesità, una vera e propria malattia, cresce a un ritmo dell’otto per cento all’anno e in Puglia, in modo particolare, interessa il tredici per cento della popolazione“. Sono parole dietro le quali c’è la chiara dimostrazione di voler intervenire il più presto possibile. Staremo a vedere se proprio Renato Perrini riuscirà a risolvere questo problema in tempi assolutamente brevi. (agg. di Matteo Fantozzi)
NON ERANO POSSIBILI ALTRI ESAMI?
La storia legata all’uomo di 45 morto in Puglia per l’assenza del macchinario della Tac per obesi lascia riflettere. Viene da chiedersi se fossero stati possibili altri esami medici, per individuare i problemi che questi aveva allo stomaco. Sicuramente tramite un’ecografia si sarebbe potuto individuare qualche problema anche se probabilmente la Tac era l’esame più immediato per riuscire a capire la sua condizione. Oltre a fornire un quadro clinico preciso sarebbe stato più preciso rispetto a un’ecografia che potrebbe aver trovato anche degli ostacoli a causa del grasso presente nell’addome di un paziente gravemente obeso. Di certo però questa storia segnala come anche i minimi particolari vadanno affrontati con attenzione quando c’è di mezzo la salute degli esseri umani. (agg. di Matteo Fantozzi)
NON HA POTUTO FARE L’ESAME E HA PERSO LA VITA
Un uomo di 45 anni è morto in Puglia per l’assenza del macchinario della Tac per obesi. Questi pesava 180 kg e non entrava in quella normale per pazienti regolari nel peso. Si chiamava Luca Vecchione ed era di Leporano in provincia di Taranto. È venuto a mancare all’ospedale Santissima Annunziata domenica scorsa. Si era recato in ospedale per delle fratture, ma aveva un problema allo stomaco che probabilmente sarebbe stato evidenziato da un esame approfondito come la tac. Giovedì scorsa l’uomo era caduto in casa e si era fratturato il braccio e il femore, solo due giorni dopo aveva iniziato ad accusare anche dei problemi allo stomaco con vomito e stitichezza. I medici non sono riusciti a salvarlo fino a che questi domenica è morto in rianimazione.
LE PAROLE DEL FRATELLO
Il fratello di Luca Vecchione, Giulio, ha espresso tutto il suo dolore per quanto accaduto all’Ospedale Santissima Annunziata. Come riportato da Ansa questi ha raccontato: “Pesava 180 chili mio fratello ed era alto 190 cm. Non è stato possibile fargli una Tac perché in Puglia non ci sono macchinari adatti ai grandi obesi. Aveva molte patologie e sarebbe morto comunque, perciò oggi non chiedo risarcimento danni, quello che vorrei è un piano per l’acquisto di Tac per grandi obesi affinché a nessun altro possa accadere quanto successo a mio fratello.” L’uomo ha raccontato anche le difficoltà provate da Luca prima di morire: “Ogni volta che mangiava o beveva vomitava. Era diventato stitico. Probabilmente la caduta aveva portato dei danni all’apparato digerente. Stava molto male e quando l’hanno portato in rianimazione è morto”.