Fortunatamente migliorano le condizioni della ragazza di 25 anni di Treviso, ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Ca’ Foncello della città, in seguito ad una infezione causata dal virus West Nile. La giovane, secondo quanto riferisce il quotidiano Corriere del Veneto nell’edizione online, si trova ancora in prognosi riservata essendo una paziente ematologica, dunque immunodepressa. La vera notizia però, come spiega il quotidiano, ha a che fare con quanto emerso dai centri Avis del Veneto in merito alle analisi delle donazioni degli ultimi 3 mesi. Ebbene, su 58 mila donazioni, in 29 sacche è stato riscontrato sangue infetto con presenza del virus West Nile. Le sacche in questione sono state prontamente eliminate. I controlli sulla presenza del virus da parte dei diversi centri Avis sono già stati introdotti da un anno ed a quelle già in corso è stato integrato anche il protocollo Nat che prevede ulteriori verifiche. Il servizio si svolge con la massima meticolosità al fine di evitare il rischio contagio e la possibile presenza, negli ospedali e nel centri di trasfusione, di eventuali sacche infette. Il presidente Avis di Venezia, Tito Livio Peresutti ha ribadito la massima attenzione dopo i diversi casi di West Nile già individuati lo scorso anno. “Sulla base della storicità, i centri trasfusionali hanno iniziato ad allargare le analisi sulle sacche raccolte dalle donazioni al virus West Nile”, ha dichiarato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



25ENNE IN RIANIMAZIONE A TREVISO

Si è verificato un altro caso di West Nile Virus a Treviso in Veneto con una ragazza di venticinque anni che è stata ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale cittadino. A comunicarlo è la Direzione Sanitaria dell’Ulss 2. La ragazza è ricoverata da ieri in prognosi riservata e viene sottolineato come questa fosse immunodepressa a causa di una grave patologia. Il Dipartimento di prevenzione ha già disposto il Comune di residenza di intervenire per i consueti atti di disinfestazione, considerando che la paziente non si era mossa da casa nell’ultimo periodo proprio a causa di una pregressa patologia. Al momento dunque la situazione rimane piuttosto grave, la speranza è che una così giovane ragazza possa riprendersi evitando di subire anche delle ripercussioni pesanti al sistema neurologico. Non ci sono però informazioni precise in merito e proprio per questo l’allarme è scattato di nuovo.



ALTRO CASO A CARUGATE

Si è verificato un altro caso di West Nile Virus anche a Carugate dove è stato colpito un uomo che lavora a Cernusco sul Naviglio. L’amministratore del comune milanese ha segnalato il caso, tramite la propria pagina di Facebook, spiegando: “Negli scorsi giorni l’Ats ha comunicato di aver ricevuto una segnalazione di un caso di infezione di Febbre del Nilo di un soggetto residente nel Comune di Carrugate. Anche se il contagio potrebbe essere avvenuto in altre località come da profilassi l’Ats ha chiesto al Comune di attivarsi per un intervento di disinfestazione larcidiva e adulticida ma non solo nella zona di residenza anche nelle zone limitrofe e in quelle frequentate dall’uomo. Il Sindaco ha disposto l’intervento che avverrà tra la notte di venerdì e la mattina di sabato”.

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