Un’emorragia cerebrale ha colpito il chitarrista dei Negramaro, Lele Spedicato. Le notizie che ci giungono sulle sue condizioni di salute fanno ben sperare, anche se prima di cantare vittoria bisognerà attendere i prossimi report medici. Nel frattempo, cerchiamo di capire che cosa possa aver causato l’ematoma al musicista in questione. Forse un trauma cranico ma forse non è da escludere una ipertensione arteriosa, che come riferito dai principali siti specializzati, causa il 60/70% di fuoriuscita di sangue dal cervello. Una pressione elevata può infatti modificare in maniera importante la struttura delle pareti delle arterie cerebrali, che possono quindi rompersi e perdere il flusso sanguigno. Un ematoma cerebrale può verificarsi anche a seguito di malformazioni vascolari, come aneurismi, ma anche neoplasie, e fra le possibili cause vi è anche l’uso di sostanze stupefacenti. Difficile stabilire una modalità di prevenzione di un ematoma di questo tipo, se non quella di una vita salutare e di continui controlli accurati, anche se a volte potrebbero non bastare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SERVONO SOCCORSI TEMPESTIVI

Non è ancora dato sapere se l’emorragia cerebrale che ha colpito il chitarrista dei Negramaro Lele Spedicato sia dovuto all’interruzione del flusso di sangue al cervello dettato da ostruzione di un’arteria (ictus ischemico) o dalla sua rottura (ictus emorragico). Quel che è certo, però, è che quando si presenta una patologia di questo tipo sono i momenti immediatamente successivi al malore quelli che poi risulteranno cruciali per l’esito del trattamento. Come ricordato da Il Corriere della Sera, infatti, senza un intervento immediato (nelle primissime ore dall’ictus) che riporti ossigeno alla parte colpita, i neuroni iniziano a morire e questo può significare una grave disabilità in caso di sopravvivenza o addirittura la morte del paziente. Lo stile di vita salutare è in grado di prevenire dell’80% l’insorgenza di fenomeni del genere: un risultato che nessun trattamento farmacologico può assicurare. (agg. di Dario D’Angelo)



LELE SPEDICATO COLPITO DA EMORRAGIA CEREBRALE

Lele Spedicato, il chitarrista dei Negramaro, è stato colpito nelle scorse ore da un’emorragia cerebrale. È in gravi condizioni e la speranza è che possano arrivare a breve notizie positive. Nel frattempo, proviamo a scoprire più nel dettaglio quale grave patologia ha colpito il musicista del noto gruppo. Iniziamo dal dire che l’emorragia cerebrale, consiste nella fuoriuscita di sangue dal cervello all’interno del cranio. Per capire se si ha avuto un’emorragia cerebrale i sintomi sono quelli di un fortissimo la di testa, nausee, disturbi della memoria e sonnolenza, ma nei casi più gravi, come appunto quello del chitarrista, si può arrivare fino al coma. Difficile capire le origini di questa patologia, anche se a volte basta un semplice trauma cranico (magari una caduta); in altri casi deriva da ictus, tumosi, e utilizzo di farmaci anticoagulanti.



SE IL PAZIENTE SOPRAVVIVE, SUBISCE CONSEGUENZE INEVITABILI

Una volta che il sangue fuoriesce dal cervello, questo si accumula fra lo stesso e il cranio e il paziente inizia ad accusare dei dolori sempre più forti alla testa per via della compressione che si viene a creare. Se il problema non viene individuato, la vittima può iniziare ad avere delle nausee, quindi sonnolenza, difficoltà a concentrarsi e a ricordare le cose, e nei casi più gravi, attacchi convulsivi e quindi il coma. L’ematoma cerebrale può portare alla morte, mentre se il soggetto sopravvive il paziente avrà conseguenza per tutta la vita: nella maggioranza dei casi, infatti, la vittima subisce una paralisi della metà del corpo opposta a quella in cui si è verificata la fuoriuscita di sangue. Il paziente potrebbe inoltre avere difficoltà a parlare e a respirare, nonché problemi cardiaci vari.

MORTALE NEL 75% DEI CASI

Quando i medici scoprono un ematoma, il paziente viene operato con tempestività dopo una tac al cervello che permette di avere un quadro più dettagliato della situazione, in particolare, dove si è verificata la rottura del vaso sanguigno e la gravità della stessa. Una volta che il paziente viene portato in sala operatoria, si procede con una craniotomia, che consiste nell’aprire il cranio per appunto svuotarlo dal sangue che è uscito dal cervello, e che si è accumulato. Difficile stabilire con certezza la prognosi anche perché varia da caso a caso, a seconda anche dell’età e delle condizioni fisiche dello stesso. Il soggetto colpito da emorragia cerebrale, muore nel 75% dei casi.