Attenzione a non sottovalutare però l’apporto anche di altre componenti che dagli specialisti vengono considerati più importanti ancora della Vitamina D. Un recente studio finlandese ha dimostrato che per quanto riguarda le ossa sia ancor più impotante il magnesio. Il deficit di questo minerale può portare a raddoppiare anche il rischio delle fratture osse. Sono molti i cibi che contengono naturalmente magnesio e facilitano l’integrazione dello stesso. Lo studio è stato pubblicato dal portale The Journal of the American Osteopathic Association che specifica come in caso di carenza del magnesi la vitamina D non riesce proprio ad essere metabolizzata. Si tratta dunque di un percorso che si può considerare collegato. Lo spiega l’autore della ricerca Mohammed Razzaque che è patologo del Lake Erie College in Ohio. (agg. di Matteo Fantozzi)



I DUBBI DELL’AIFA

I dati a proposito del boom di consumo della vitamina D nel mondo, con una enorme crescita del volume d’affari a questa legato, ha contribuito negli ultimi tempi a riaccendere il dibattito a proposito della reale efficacia di questo gruppo di pro-ormoni liposolubili, da sempre consigliati dai medici e come componenti essenziali in molte diete. Infatti, a essere messa in discussione ora è la sua reale efficacia dato che anche in Italia rappresenta di fatto la seconda spesa più consistente nel settore farmacologico: l’Aifa infatti comincia ad avanzare dei dubbi sul fatto che sia davvero utile non solo per curare le fratture, specie nei casi di osteoporosi, ma pure in caso di patologie legate al metabolismo e all’ipertensione. Non a caso, la stessa Agenzia Italiana del Farmaco spiega che la vitamina D è sotto osservazione dato che, nonostante vi si faccia sempre più ricorso, potrebbe non essere sempre efficace, aspetto non certo secondario, potrebbe essere spesso utilizzata in modo non propriamente consono dagli stessi pazienti. (agg. di R. G. Flore)



LA VITAMINA D SERVE DAVVERO ALLA SALUTE?

Continua la diatriba in merito alla Vitamina D che se per alcuni viene considerata estremamente importante per la salute, per altri è invece solo un falso mito. Intanto aumentano i dati sui consumi tanto che in Italia si presenta come seconda voce di spesa farmacologica per le malattie gastrointestinali e invece addirittura la prima nel trattamento dell’osteoporosi. Alcuni specialisti addirittura la considerano in grado di proteggere da cancro, diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Risulta quindi decisamente capire se la Vitamina D è realmente utile oppure se tutto questo è figlio di un falso mito. Questo perché in molti sono convinti dell’inutilità di questa soprattutto per quanto riguarda la prevenzione delle fratture. Non si tratta poi di un dibattito nato così all’improvviso, ma è davvero molto tempo che le cose vanno avanti e ci portano quindi a dover prendere forzatamente una strada.



I NUMERI DELLA SPESA PUBBLICA

Sono piuttosto preoccupanti anche i numeri legati alla spesa pubblica in merito alla Vitamina D. Nel 2017 si è speso una cifra sopra i 260 milioni di euro tra Vitamina D e analoghi farmaci per il trattamento dell’osteoporosi. Proprio per questo se davvero questa è inefficace non si può sorvolare tranquillamente senza fare un pensiero a come quei soldi potrebbero essere reinvestiti in maniera più adatta. È stata la stessa Aifa a sottolineare come siano troppo facili le prescrizioni di Vitamina D anche se la società scientifica, dall’altra parte, parla di un 80% della popolazione adulta italiana con un deficit di questa sostanza. Va ricordato però come ci siano diversi alimenti che possono appianare questo deficit. Si è parlato negli ultimi giorni di uno studio pubblicato sul The Mushroom Council che sottolinea come i funghi siano in grado di appianare il fabbisogno giornaliero di Vitamina D.