L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha redatto un report in cui dimostra come l’alcol uccida più di Aids, omicidi e incidenti stradali messi insieme. Si parla addirittura di tre milioni di morti in media all’anno in tutto il mondo. Si specifica inoltre come siano gli uomini ad essere decisamente più a rischio, tanto che sono loro nel 75% dei casi ad esserne le vittime. Viene ulteriormente specificato come una morte su venti sia collegata all’abuso di alcol, considerando anche quelli che sono casi di violenza indotta dal bere, guida in stato d’ebrezza e malattie o disturbi collegati. Si parla addirittura di 200 diverse patologie collegate all’alcol tra cui cirrosi epatiche e tumori. Inoltre l’eccessivo uso può portare ad essere più soggetti a malattie infettive come polmonite, Hiv e tubercolosi. Di fatto però non viene consigliato di abolire totalmente l’alcol, ma di farne un uso che si possa considerare morigerato e magari limitato a vino rosso e altri alcolici che sono anche positivi per la salute.



NECESSARIA UNA SENSIBILIZZAZIONE

Come quasi tutte le dipendenze anche quella per l’alcol inizia per ignoranza del problema stesso. Bere una birra tra amici non è da considerarsi un sacrilegio, se non apre il viatico a quello che è consumo smodato di superalcolici ad altissima gradazione. Proprio per questo l’unica soluzione possibile a questo danno è la prevenzione che può avvenire tramite una sensibilizzazione organizzata. Le persone devono essere avvisate con maggiore cura, come accaduto per le sigarette tramite varie campagne, della pericolosità dell’alcol. Per non rischiare di tornare all’epoca del proibizionismo sarà dunque importante cercare di far capire meglio quali sono i limiti tra il consentito e un rischio serio per la nostra salute.

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