In corso a Toronto in Canada la Conferenza mondiale sul carcinoma. Nel corso della quale è stato presentata l’importanza della Tac spirale, già in uso negli Stati Uniti come esame di screening, dal punto di vista medico e anche da quello economico. Nel primo caso permette di scoprire la presenza di un tumore al primo stadio, quando è possibile ancora curarlo, inoltre per il servizio sanitario italiano ha un costo accettabile. Lo studio è stato presentato da Giulia Veronesi, responsabile della Sezione di Chirurgia Robotica Toracica dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano, la quale ha spiegato che con 42mila casi all’anno in Italia, il tumore al polmone resta quello più diffuso e mortale: “Finalmente sono stati compiuti dei progressi importanti nelle terapie, ma l’attenzione degli specialisti è anche per la diagnosi precoce di questa malattia che nell’85 per cento dei casi riguardi i fumatori”.



GIÀ RACCOMANDATA NEGLI USA DAL 2013

Negli Stati Uniti è dal 2013 che la Tac spirale è raccomandata per scoprire casi di cancro ai primi stadi: è consigliata una volta all’anno ai soggetti a rischio, i fumatori fra i 55 e gli 80 anni e gli ex fumatori che hanno smesso da meno di 15 anni. Benché si sia capita l’importanza del test, in Italia non viene ancora applicato: si aspettano i risultati di maggiori studi e sperimentazione.



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