L’Italia non fa una bella figura nella classifica dei Paesi più sedentari al mondo: lo Stivale infatti è nella lista nera dei venti più pigri a livello globale, classificandosi al diciannovesimo posto. Ma emerge un dato particolare, come evidenziato da Repubblica: nell’elenco troviamo pressochè i paesi più ricchi, con il 16 per cento dei paesi a basso reddito che ha fatto registrare livelli insufficienti di attività fisica, mentre quelli ad alto reddito ben il 37 per cento. A ‘salire sul podio’ è il Kuwait, con addirittura il 67 per cento di persone che non fanno abbastanza attività fisica. Subito dopo troviamo le Isole Samoa con il 53 per cento, l’Arabia Saudita con il 53 per cento e l’Iraq con il 52 per cento. Come sottolineato, per l’Italia il 41 per cento, ma anche il Regno Unito non se la passa meglio: 36 per cento. Infine, citiamo la dinamica Cina, con appena il 14 per cento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DIVARIO TRA UOMINI E DONNE

L’Italia è finita di nuovo nella lista nera dei paesi più sedentari al mondo, piazzandosi alla diciannovesima posizione con il 41% degli adulti che non svolge sufficiente attività fisica. Lo rivela uno studio condotto a livello globale da esperti dell’Organizzazione Mondiale della Salute, secondo il quale un miliardo e 400 milioni di adulti in tutto il globo non si muove abbastanza, esponendosi di fatto a malattie cardiache, diabete e tumori. Per movimento, non si intende soltanto lo sport in sè ma qualsiasi attività fisica quale il lavoro domestico, l’attività praticata per gli spostamenti e quella praticata nel tempo libero. La ricerca mette anche in luce che dal 2001, nonostante molte campagne di salute pubblica, i livelli di attività fisica nel mondo sono rimasti sostanzialmente invariati fino ad oggi con grande divario tra i paesi ricchi e quelli poveri, oltre che tra uomini e donne. [Agg. di Dorigo Annalisa]



IL 41% NON FA ATTIVITÀ FISICA

Italia nella lista nera dei Paesi più sedentari: il 41 per cento degli italiani non svolgono una regolare attività fisica, ovvero meno dei 150 minuti settimanali raccomandati. Questo quanto emerge da uno studio compiuto a livello globale e pubblicato sulla rivista The Lancet Global Health, con il nostro Paese che è nella top venti dei sedentari classificandosi al diciannovesimo posto. Più precisamente, il 41,4 per cento degli adulti nostrani non fa abbastanza moto. La ricerca ha coinvolto 1,9 milioni di persone provenienti da 168 paesi. E c’è un dato che fa particolarmente riflette: la questione della poca attività fisica riguarda maggiormente le donne rispetto agli uomini: “nel 2016 il 32% delle donne non si muove abbastanza, rispetto all’uomo che invece si ferma al 23%. Stessa tendenza si registra in Italia, dove il sesso femminile tocca il 46,2%, in confronto al 36,2% del sesso maschile”, sottolinea Tg Com 24.



ITALIA NELLA TOP 20 DELLA LISTA NERA

Dati che lasciano riflettere, soprattutto se consideriamo che secondo gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) considerano come attività fisica anche il lavoro svolto tra le mura domestiche, così come gli spostamenti a piedi nel corso della giornata e gli impegni generici del tempo libero. La definizione corretta secondo l’Oms è “Ogni sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello delle condizioni di riposo”, dunque chi non raggiunge i 150 minuti di attività fisica moderata o i 75 minuti di attività ad alta intensità su scala settimanale è considerato sedentario. Uno studio che evidenzia i limiti del nostro Paese in un campo molto importante per la salute: l’attività fisica infatti permette di prevenire malattie cardiovascolari e il diabete, oltre ovviamente a migliorare lo stato di benessere in generale.