Si discute molto della ricerca sulla cannabis che svela come un solo spinello possa modificare il cervello di un adolescente. Ci si interroga allora sulla liberalizzazione e su quanto proposto dal Movimento 5 Stelle che Luigi Di Maio ha definito come una buona idea. Se da una parte la vendita della cannabis sarebbe in questo caso maggiormente libera, dall’altro invece c’è la possibilità che ci sia controllo sugli adolescenti. La vendita ovviamente non sarà autorizzata ai minorenni, esattamente come accade oggi con le sigarette, evitando inoltre giri pericolosi ai più giovani. C’è però da constatare come purtroppo oggi non sia così difficile per un ragazzo procurarsi sigarette, magari inviando un amico più grande dal rivenditore. Sono dunque numerosi i ragionamenti che vanno fatti alla base della possibile liberalizzazione della cannabis che rimane pericolosa. Sarà poi interessante andare a studiare in maniera più approfondita la ricerca che arriva dagli Stati Uniti. (agg. di Matteo Fantozzi)



“LE REGIONI CORTICALI SUBISCONO UN’ALTERAZIONE”

Basta un solo spinello di cannabis per modificare il cervello di un adolescente. E’ questo l’incredibile quanto tremendo risultato ottenuto dallo studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, dopo aver condotto un’indagine su 46 adolescenti di 14 anni provenienti da numerosi nazioni europee. Lo scopo dello studio era appunto capire se la classica frase “tanto è un solo spinello, cosa che vuoi che mi faccia?” fosse reale o meno, e il risultato propende per la seconda opzione. Resta da capire però se tale modifica sia dannosa o addirittura benefica: «Le regioni corticali del cervello, all’età di 14 anni – le parole a Nbc News di Hugh Garavan, autore dello studio e professore di Psichiatria presso la University of Vermont School of Medicine – stanno attraversando un processo di assottigliamento». Garavan ha aggiunto: «Una possibilità è che l’uso di cannabis abbia distrutto questo processo di assottigliamento, con conseguente aumento dei volumi (cioè, un’interruzione della tipica maturazione) negli utilizzatori di cannabis. Un’altra possibilità è che l’uso di cannabis abbia portato ad una crescita dei neuroni e delle connessioni tra loro». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ANCHE UN SOLO SPINELLO PUO’ MODIFICARE IL CERVELLO

Pochi spinelli alterano il cervello dei giovani, lo conferma uno studio dei ricercatori dell’Università del Vermont. Il neurologo Rosario Sorrentino porta avanti una battaglia personale ormai da molti anni proprio su questo aspetto, che quindi per la medicina italiana non è una novità. Il noto professore è stato protagonista di diversi interventi nelle scuole con l’ex ministro della salute Beatrice Lorenzin, specificando come: “Il tanto innocuo spinello ha perso la sua innocenza da tempo”. Spiega lo stesso Sorrentino di aver fatto partire: “Una campagna di informazione e formazione istituzionale soprattutto per i più giovani per fargli comprendere quali sono i rischi potenziali dell’utilizzo di certe sostanze. Quei vip e celebrità che danno il loro sostegno pubblico allo spinello, rischiano di influenzare gli adolescenti”. Gli effetti sono devastanti: “sono sufficienti poche boccate dello spinello per determinare l’inizio di disturbi psichiatrici”. (agg. di Matteo Fantozzi)



NUOVI STUDI CONFERMANO I POSSIBILI DANNI: UN SOLO SPINELLO PUO’ MODIFICARE IL CERVELLO

“Una canna da adolescente? Che male mai potrà fare?”. Uno dei luoghi comuni più diffusi rischia di essere smentito per sempre da uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Neuroscience dai ricercatori dell’Università del Vermont, negli Stati Uniti, secondo cui basterebbero uno o due spinelli fumati da ragazzi a causare delle alterazioni al cervello umano. Analizzando lo sviluppo cerebrale e la salute mentale di 46 quattordicenni che avevano fatto uso di cannabis appena una o due volte, arruolati tra Gran Bretagna, Irlanda, Francia e Germania nell’ambito del progetto europeo «Imagen». Cosa ne è emerso? Lo ha sintetizzato all’Ansa lo psichiatra Hugh Garavan:”A quanto pare basta consumare solo uno o due spinelli per modificare i volumi della materia grigia in questi giovani adolescenti”. Gli incrementi maggiori, come riportato dal Corriere della Sera, sono stati riscontrati in particolare nell’amigdala (legata alla paura e altri processi emotivi) e nell’ippocampo (correlato alla memoria e alle abilità spaziali).

UNO SPINELLO PUO’ GIA’ ALTERARE IL CERVELLO

Lo studio relativo agli effetti del consumo di spinelli sul cervello degli adolescenti sembrerebbe dimostrare come fumare cannabis inibisca quel processo di “potatura” delle connessioni nervose – e dunque di riduzione del volume di materia grigia – tipico di quell’età. Servono ulteriori studi per confermare quest’ipotesi, ma Yuri Bozzi, docente di fisiologia al Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (Cimec) dell’Università di Trento, ha confermato all’Ansa che “i risultati dello studio comunque suggeriscono che negli adolescenti anche una breve esposizione alla cannabis può avere effetto sulle strutture cerebrali importanti per la gestione delle emozioni e per la memoria, quindi potrebbe predisporre a deficit emotivi e cognitivi anche a lungo termine”. Al di là delle credenze diffuse, spiega l’esperto, “questo è in linea con studi precedenti che hanno indicato come proprio nei giovani l’effetto della cannabis sia maggiore che negli adulti”.