Rischia di aumentare la pericolosità della cannabis con i livelli di Thc che salgono di livello e quindi la rendono più potente. Il delta-9-tetraidiocannabidiolo è la principale componente psicoattiva contenuta all’interno della cannabis e quindi aumenta il rischio di renderla pericolosa. Inoltre diminuisce all’interno la presenza del cannabidiolo che è l’elemento in grado di regalare gli aspetti positivi della vicenda. In 11 anni addirittura la potenza della cannabis è raddoppiata in Europa e questo porta a dei rischi maggiori per la salute di chi ne fa uso. Gli studiosi sono concordi dunque a ravvisare i potenziali danni che invitano quindi a ragionare con attenzione sugli effetti che può produrre. A coordinare gli studi dell’Università di Bath e del King’s Colleg di Londra è stato l’esperto Tom P.Freeman docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’ateneo del Somerset. (agg. di Matteo Fantozzi)
Aumenta la concentrazione di Thc e quindi la potenza
Oltre il 7% degli europei consuma cannabis. Un recente studio ha evidenziato come siano 24 milioni gli europei adulti che abbiano utilizzato la marijuana nell’ultimo anno solare che si è concluso appena 48 ore fa. Se poi si considera tutto il mondo il numero sale a 192 milioni, considerando anche che in molti paesi è legale ma in altri è totalmente proibita. Sulla rivista specialistica Addiction è stato pubblicato uno studio dei ricercatori dell’Università di Bath e del King’s College di Londra che ha raccolto i dati da 28 Stati membri dell’Unione Europea e da Norvegia, Turchia e Osservatorio europeo per le droghe e la tossicodipendenza. In questo è stato evidenziato come la cannabis, sia sotto forma di resina che di erba, ha visto aumentare negli ultimi anni in maniera significativa la sua potenza. Si stima come nella cannabis a base di erbe le concentrazioni di Thc (delta-9-tetraidrocannabinolo) sono aumentate ogni anno in maniera significativa dal 5% del 2006 al 10% del 2016. Per la resina invece si parla di valori relativamente stabili passando dall’8% al 10%.
Cannabis, Europa il 7% la consuma: parla Tom Freeman
In merito al consumo in Europa della cannabis ha parlato Tom Freeman del gruppo Addiction and Mental Healt del dipartimento di Psicologia dell’Università di Bath. Questi ha spiegato: “I risultati mostrano che la cannabis, soprattutto sotto forma di resina, è cambiata in Europa molto rapidamente diventando man mano più potente e anche migliore di qualità”. Inoltre si è arrivati a riflettere sul cannabidiolo (Cbd) presente nelle resine oltre al Thc. Questo ha capacita di trattare diverse condizioni mediche come dolore, epilessia ma anche ansia e psicosi. Freeman ha aggiunto: “Il Cbd ha potenziale di rendere la cannabis sicura, senza limitare gli effetti positivi che vengono cercati dagli utenti. Quello che si osserva in Europa è un aumento del Thc e livelli di Cdb stabili o decrescenti, cosa che rende potenzialmente più dannosa la cannabis“. Sicuramente sono termini scientifici che meritano degli approfondimenti e che non sono facilissimi da trattare soprattutto se non si ha coscienza di determinati fattori.