Un altro caso di meningite a Roma. Questa volta ad ammalarsi è un conducente dei bus Atac, che si trova al momento ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli, anche se non sembrerebbe essere in pericolo di vita. Nelle ultime ore pare infatti che le sue condizioni fisiche siano leggermente migliorate, e di conseguenza i parenti del 32enne autista stanno iniziando a sperare che il tutto si possa risolvere nel migliore dei modi. Intanto si registra un nuovo incendio sui bus dell’Atac: la scorsa notte è bruciato un altro pullman, già il terzo dall’inizio dell’anno 2019, in 24 giorni. L’episodio si è verificato nella notte fra giovedì 24 e venerdì 25 gennaio, in quel di via di Vigna Murata, dove si trova la stazione Laurentina della metro. Attorno all’una di notte il bus che stava rientrando nella rimessa, e che era fuori servizio, ha iniziato a prendere fuoco per ragioni ancora da accertare. A bordo non vi erano passeggeri e l’autista non è rimasto assolutamente coinvolto nell’incendio. La vettura bruciata era in servizio da 12 anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MENINGITE PER AUTISTA ATAC: LE TRATTE DURANTE IL TURNO

L’autista Atac di Roma ha contratto la meningite ed è grave. Sicuramente è necessario fare attenzione a comunicare i luoghi da lui visitati negli scorsi giorni e che fanno scattare una profilassi antibiotica come da protocollo. Nonostante questo non deve scattare una psicosi in grado di creare preoccupazione generalizzata. L’autista si muoveva solitamente dal deposito di Grottarossa operando sulle line che si muovevano per Roma nord tra via Cassia, piazzale Clodio, Montemario e Gemelli. Sono stati poi ricordati dal Ministero della salute i classici sintomi della patologia e cioè febbre alta, mal di testa, malessere generale, collo rigido, fastidio rispetto alla luce, sonnolenza, letargia e convulsioni. In caso di alcuni di questi sintomi abbinati è necessario recarsi al pronto soccorso per evitare ulteriori problemi. Fin troppo spesso infatti nelle prime fasi la meningite viene scambiata per una banale influenza anche se ci si trova di fronte a un qualcosa di decisamente più grave. (agg. di Matteo Fantozzi)



I FAMILIARI: “NON HA SENSIBILITÀ ALLE GAMBE ED È POCO REATTIVO”

La meningite torna purtroppo a far paura a Roma con un autista dell’Atac che è grave al Gemelli. I familiari hanno fatto sapere che i medici non si sbilanciano ancora e che l’uomo è in condizioni serie. Questi infatti non ha sensibilità alle gambe ed è in uno stato di semi-incoscienza. Non è reattivo al 100% e apre solo un occhio. Da ieri ci sono stati dei piccolo miglioramenti con il trasferimento dalla Terapia Intensiva, ma non si può dire che sia fuori pericolo e anzi il deficit neurologico si è rilevato persistente. La famiglia intanto si chiede chissà se e come guarirà. Avrà bisogno di cure antibiotiche e anche di una lunga riabilitazione, ma potrebbe alla fine del percorso anche guarire. Va capito intanto come ha contratto il virus, che forse sarebbe arrivato direttamente su un uno degli autobus di linea. Il quadro clinico va seguito con grande attenzione con la situazione che può cambiare da un momento all’altro. Ai familiari è stata effettuata una profilassi come da protocollo, contattati direttamente dalla Asl di Roma 1, a loro si sono aggiunti anche tutti i contatti stretti del trentenne. (agg. di Matteo Fantozzi)



ATTENZIONE ALLA POSSIBILE PSICOSI

È allarme meningite a Roma dove è grave un autista dell’Atac che ha contratto la tipologia B batterica. E ora è pericolo psicosi visto che nelle ultime settimane sono state diverse le volte in cui si è temuto per la salute pubblica con numerose chiamate arrivate alle Asl di persone in preda al panico. Il Ministero della salute ha già comunicato che saranno costretti alla profilassi antibiotica solo le persone che sono state a stretto contatto con l’autista e che non c’è da preoccuparsi per quelli che hanno viaggiato sugli autobus dell’Atac da lui guidati. Sarebbe davvero difficile riuscire a rintracciare tutti i passeggeri che negli ultimi giorni hanno avuto modo di partecipare alle corse fatte dal paziente. Quest’ultimo versa, purtroppo, in gravi condizioni all’Ospedale Gemelli nella capitale. Al momento non ci sono novità sul suo stato di salute e sulla possibilità che possa riprendersi. (agg. di Matteo Fantozzi)

RICOVERATO AL GEMELLI

Un autista 31enne dell’Atac di Roma è ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma per aver contratto una meningite batterica di tipo B. Come riportato da Il Messaggero, i genitori hanno raccontato:”È arrivato in ospedale l’8 gennaio alle 2 del mattino, era molto grave, ora è uscito dalla Terapia intensiva”. Nella Capitale non c’è però particolare allarmismo rispetto ad un pericolo di contagio dal momento che l’uomo “conducente dei mezzi che fanno capo al deposito di Grottarossa e che come il 223, il 446, il 910 transitano a Roma nord tra via Cassia, piazzale Clodio, Gemelli e Montemario” è stato in ferie dal primo al 6 gennaio. Il 7 si è ammalato e l’8 si è aggravato: “Negli ultimi due giorni era un po’ debilitato, aveva avuto un po’ d’influenza, una febbricola, ma all’improvviso in serata la febbre è svettata a 39,8 – spiega la mamma – aveva spossatezza alle gambe, non riusciva ad alzarsi. Nel cuore della notte quando ho visto che aveva gli occhi girati e i movimenti delle braccia scoordinati, ho chiamato subito l’ambulanza”.

MENINGITE A ROMA, AUTISTA ATAC RICOVERATO: PROFILASSI PER POCHI

Dall’Atac di Roma dopo il ricovero dell’autista al Policlinico Agostino Gemelli fanno sapere che “dalla Asl non ci è arrivata alcun tipo di comunicazione”. I colleghi del 31enne hanno dichiarato: “Nessuno ci ha consigliato una particolare profilassi né detto niente, perché non hanno ritenuto dalla Asl che ci fossero le condizioni di un contagio, dato che si è ammalato dopo un periodo di ferie”. Secondo le considerazioni dell’Asl rischi particolari non vi sono nemmeno per i passeggeri, dal momento che il conducente lavora in un ambiente di fatto protetto, l’abitacolo, e i contatti con il pubblico sono molto limitati. Sottoposti a profilassi dunque soltanto coloro che sono stati a stretto contatto con l’autista in questi giorni, ovvero i genitori, contattati dall’Asl Rm1, e i pochi colleghi che in questi giorni si sono recati al Gemelli per fare visita al 31enne.