Il parroco Don Alfonso D’Errico ha ricordato il medico morto per meningite che ha salvato un ragazzo di 14 anni donandogli il cuore. I funerali di Vincenzo Di Stazio si sono svolti nella basilica pontificia di San Tammaro a Grumo Nevano. Sono stati officiati dallo zio del chirurgo e cioè padre Giuseppe Filocamo. Insieme a lui c’era anche il parroco della basilica e cioè Don Alfonso D’Errico. Questi ha voluto ricordare il ragazzo appena morto per la sua grande spiritualità, per essere amante della vita e per aver fatto raggiungere l’eccellenza alla sanità campana. All’interno della Chiesa non c’erano solo amici e parenti di Enzo, ma anche tanti pazienti a cui questi aveva salvato la vita e che volevano ricordarlo con un ultimo saluto, mandandogli uno splendido messaggio di comprensione e di partecipazione. Vincenzo Di Stazio è morto molto giovane, ma ha lasciato sicuramente un segno indelebile nella sua terra. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL CORDOGLIO DELL’ORDINE DEI MEDICI
I funerali di Vincenzo Di Stazio si sono svolti ieri nella basilica di Grumo Nevano, nel napoletano, dove risiedeva ma nelle ultime ore, anche attraverso i social network, sono tantissimi i messaggi di affetto e di cordoglio verso il medico 40enne, stroncato da una meningite, e la sua famiglia che ha scelto di far espiantare il cuore e donarlo a un ragazzino di 14 anni salvandogli di fatto la vita. Il medico era deceduto a seguito del ricovero nella notte di Capodanno con febbre altissima presso la clinica Villa dei Fiori, dove lavorava: e nelle ultime ore è arrivato un messaggio per la famiglia Di Stazio (la moglie pediatra e i tre figli lasciati da Vincenzo) da parte dello stesso Ordine dei Medici di Napoli a nome di tutta la categoria che, attraverso le parole del presidente Silvestro Scotti ha pure ricordato che lo stesso Ordine da tempo “ribadisce la necessità di introdurre il vaccino anti-pneumococcico nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale” soprattutto per i soggetti a rischio per esposizione professionale come nel caso del medico deceduto. (agg. di R. G. Flore)
IL MIRACOLO DELLA DONAZIONE
Il lutto, ma anche una vita che può rinascere. Sono questi i due sentimenti che provano le famiglie coinvolte di Mugnano e Grumo Nevano nel napoletano, dove un giovane medico di 40 anni, Vincenzo Di Stazio, stroncato da una meningite fulminante, salverà la vita di un 14enne dopo che i suoi familiari hanno dato il proprio assenso all’espianto dell’organo e al trapianto nel petto di un giovane che era da tempo in lista in attesa di un donatore. L’operazione, come si apprende dalle cronache locali, è avvenuta presso l’ospedale Monaldi e come è note la notizia è stata resa di pubblico dominio dalla famiglia del piccolo Alessio, ringraziando anche il medico originario di Mugnano e la sua famiglia per quello che qualcuno ha definito “il miracolo della donazione”. Sull’altro versante, sulla pagina Facebook di Di Stazio, si moltiplicano i messaggi per un professionista che, come ricordano i suoi amici e chi lo conosceva, ha dedicato la sua vita ad affrontare tante emergenze e a salvare la vita di svariate persone, non ultima quella del 14enne di Grumo Nevano. (agg. di R. G. Flore)
“RIPOSA IN PACE, DOC”
Il cuore e gli organi di Vincenzo Di Stazio, il chirurgo di Napoli morto per meningite, hanno salvato la vita a un 14enne di Scafati: come riporta Cronache della Campania, il giovane Alessio attendeva da tempo un donatore e la decisione della famiglia del 40enne gli ha regalato speranza. Grande commozione al funerale celebrato ieri, con la basilica stracolma di amici, colleghi e pazienti: «Vincenzo ha salvato tante persone ed ora continuerà a vivere nel corpo di un’altra persona, salvando un ragazzino», così lo ha ricordato un amico. Tanti i messaggi di vicinanza alla famiglia sul web, eccone uno riportato da internapoli.it: «Sento come se fosse morto qualcuno di famiglia… sono troppo dispiaciuto. Una persona di grande umanità e professionalità, un’eccellenza della sanità campana. Riposa in pace Doc, eri un uomo buono e giusto». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ADDIO AL GIOVANE ENZO
Con la morte del giovane chirurgo Vincenzo Di Stazio scatta l‘allarme meningite a Napoli. Dopo il decesso dell’uomo la famiglia ha deciso di donare gli organi, con il cuore che ha salvato un bambino. Enzo aveva appena quarant’anni ed è deceduto all’ospedale Cotugno di Napoli. Dopo il giorno di Natale il chirurgo aveva accusato uno stato febbrile preoccupante, con un forte mal di testa. I sintomi avevano inizialmente fatto pensare all’influenza, molto comune in Italia in questo periodo. Dopo alcuni accertamenti sanitari però Enzo era stato trasferito nel centro specializzato in malattie infettive, Cotugno. Era poi emersa appunto l’infezione da pneumococco in grado di danneggiare in maniera irreversibile il suo cervello. I medici hanno provato in tutti i modi a salvargli la vita, ma il virus ha avuto la meglio portandosi via il giovanissimo e talentuoso medico che veniva definito da tutti come un grandissimo professionista. La sua morte ha restituito la vita a un bimbo a cui è stato donato il suo cuore. (agg. di Matteo Fantozzi)
Un professionista esemplare
Vincenzo Di Stazio era il medico morto di meningite per il quale la famiglia ha deciso di donare il cuore salvando un bambino. Sono diversi i colleghi che si sono espressi su questo chirurgo, evidenziando come si trattasse di un professionista esemplare, serio, puntuale e soprattutto molto umano. Sono diversi i pazienti che ha operato pronti sui social network a raccontare la loro storia e a spiegare come quest’uomo abbia cambiato loro la vita e non solo per l’operazione ma anche e soprattutto per un approccio umano davvero molto diverso dal solito. Sicuramente la sua vita è finita troppo presto, ma con un gesto che avrebbe condiviso e cioè quello di donare i suoi organi. Il cuore ha salvato un bambino e il gesto è stato evidenziato dai giornali di tutto il paese. Questo contribuirà a far ricordare ancora di più l’immagine di un professionista davvero molto attaccato al suo lavoro e alle persone. (agg. di Matteo Fantozzi)
I social network lo ricordano
Il chirurgo Vincenzo Di Stazio è morto di meningite, la famiglia ha deciso di donare il cuore a un bimbo. Una storia che ha fatto il giro del web, commuovendo i social network col pubblico che ha deciso di dedicare splendidi messaggi nei confronti sia del medico che dei suoi familiari. Le persone hanno dimostrato grande commozione per il gesto arrivato in un momento terribile per la perdita di una persona cara. Oggi pomeriggio si sono svolti i funerali alla chiesa di San Tammaro a Grumo Nevano, comune dove il chirurgo abitava con i tre figli di 18, 12 e 6 anni. Di Stazio è deceduto alla clinica Villa dei Fiori che ha deciso di ricordarlo con un manifesto funebre che è stato affisso fuori dall’edificio in simbolo di lutto. Dopo il ricovero il dottore era stato trasferito per alcuni accertamenti al Loreto al Mare. Aveva manifestato i primi sintomi di meningite nella notte tra il 30 e il 31 dicembre. È stato poi accertato che fosse morto a causa di una meningoencefalite. (agg. di Matteo Fantozzi)
VINCENZO DI STAZIO MUORE DI MENINGITE
Niente da fare per Vincenzo Di Stazio, il chirurgo di Napoli colpito da meningite: ricoverato la notte di Capodanno con febbre molto alta e malessere, il quarantenne si è spento nelle scorse ore. Come riporta Il Giornale, l’uomo lavorava alla clinica Villa dei Fiori di Mugnano e le sue condizioni sono peggiorate rapidamente: dopo essere stato ricoverato nel nosocomio nel quale lavorava, è stato trasferito all’Ospedale del Mare, periferia orientale della città partenopea. Gli accertamenti clinici hanno rilevato la grave infezione ed è stato disposto un nuovo trasferimento, questa volta all’ospedale Cotugno: arrivato in condizioni gravissime, colpito da una fulminante forma di meningite da pneumococco, Vincenzo Di Stazio non ce l’ha fatta. Accertata la pericola infezione, sono state attivate le procedure di profilassi per il personale dell’Ospedale del Mare e per i familiari dell’uomo.
MENINGITE, MORTO 40ENNE DI NAPOLI: CUORE DONATO PER SALVARE UN BAMBINO
Dopo la giornalista Bre Payton e la studentessa di Carpi, la meningite ha colpito ancora. I colleghi di Today sottolineano che i funerali del chirurgo si terranno oggi, giovedì 3 gennaio 2019, a Grumo Nevano. Sui social in molti ricordano il medico, descritto da tutti come un professionista esemplare e dalle grandi dote umane. E commuove il gesto dei suoi familiari: i cari di Vincenzo hanno deciso di donare gli organi e il suo cuore per salvare la vita di un bambino. Un decesso rapido, che ha portato via troppo presto il 40enne: nel giro di quattro giorni una vita spezzata e il dolore dei familiari.