Era il giorno del suo 15esimo compleanno, nell’ottobre 2018, quando Sebastiano Quattrocchi, dopo tanti mal di testa, ha scoperto di essere affetto da un tumore al cervello. Da lì comincia la storia di lotta e sofferenza di un ragazzino, poco più che bambino, e della sua famiglia. Le quattro operazioni: la prima a Messina, poi a Milano, e infine due volte a Sidney, tutto nello spazio di soli due mesi. E da gennaio la radioterapia, perché nonostante le operazioni una parte della massa tumorale è ancora presente nel corpo di Sebastiano. A Milano, all’Istituto Neurologico Carlo Besta, è arrivata la diagnosi più precisa, come riportato da Il Corriere della Sera: un tumore del parenchima pineale, ovvero “una forma rara di tumore con lesioni che hanno origine nella ghiandola pineale, una struttura cerebrale situata ai margini del terzo ventricolo, una cavità del cervello che contiene il liquido cerebrospinale”. Con lui il papà, Giovanni, che per seguirlo ha perso il lavoro…
LA BATTAGLIA DEL PAPA’ DI SEBASTIANO, “AIUTATEMI A SALVARLO”
Se Sebastiano si è operato l’ultima volta a Sidney lo deve soprattutto ai social. Sono state le tante donazioni, infatti, a consentirgli di pagare le spese per l’intervento grazie ad una gara di solidarietà a fine dicembre. Adesso il papà ci riprova: su Facebook e su GoFoundMe il papà ha dato inizio ad una raccolta fondi per il nuovo intervento, che spera sia quello risolutivo. Sebastiano sui social lo ha detto:”Sono tanto stanco, ma ho sempre lottato con il sorriso perché voglio guarire, voglio vivere. In questo viaggio travagliato mi hanno accompagnato il mio super papà e la mia nonna paterna, senza i quali non avrei mai trovato la forza per svegliarmi ogni giorno. Loro mi coccolano e mi fanno ridere, mi rassicurano e mi amano come nessun altro”. C’è spazio però per il ringraziamento a tutti i donatori, ovviamente:”Siete stati la mia forza, ho sentito il vostro affetto e la vostra vicinanza ogni giorno e non potrò mai smettere di ringraziarvi… Siamo l’esempio che insieme si può lottare, che i social sono una grande risorsa se usati correttamente, che questo mondo così strano è ancora ricco di persone dal cuore nobile. Io vi prego con tutto il cuore di non abbandonarmi, di continuare a pregare per me e se potete a donare per me”.