Il picco influenzale è in corso: 725mila italiani sono a letto, ma di certo si può dire che l’influenza di quest’anno si sia rivelata meno aggressiva di quella dell’anno scorso. Merito della copertura vaccinale? Lo ha chiesto Il Resto del Carlino a Luciano Masini, specialista in medicina interna, ematologia e pediatria, collaboratore del servizio di medicina-lungodegenza della casa di cura Villa Verde:”Quest’anno si è registrata una vaccinazione superiore e il vaccino tetravalente ha garantito una maggior copertura. Più in generale, il vaccino – anche se come somministrazione di dosi non raggiunge il livello desiderato – riesce a spezzare il circuito dei contagi. Basta un terzo di vaccinati per fermare la diffusione massiccia. Va detto peraltro chiaramente che per gli anziani e le categorie a rischio la vaccinazione è necessaria perché poi le complicanze arrivano. Il consiglio di vaccinarsi anche per le persone non a rischio serve inoltre per evitare la perdita di giornate lavorative, per ridurre i problemi di intasamento delle strutture sanitarie”. Chi non si è vaccinato in tempo, però, non sembra avere molti motivi validi per farlo adesso:”Il picco durerà fino alla metà di febbraio poi ci sarà la discesa. Coloro i quali non si sono vaccinati potrebbero teoricamente ancora farlo, ma in questo caso comincerebbero ad essere immuni quando l’epidemia ormai sta calando e l’esposizione è modesta. Nei soggetti non a rischio il vaccino ora rischia di essere inutile, nei soggetti a rischio invece può ancora servire: piuttosto che nulla è meglio dilatare ancora un po’ la copertura in un mese come marzo in cui l’inverno non è ancora finito”. (agg. di Dario D’Angelo)



ISS, 39 DECESSI DA OTTOBRE A OGGI

Sono dati preoccupanti quelli diffusi dal bollettino settimanale di sorveglianza epidemiologica Influnet, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui le persone decedute da ottobre ad oggi a causa dell’influenza sono 39. FluNews-Italia dà un quadro ancora più approfondito della situazione sottolineando che il 60% dei casi gravi di influenza ha colpito sesso maschile e l’eta’ mediana e’ pari a 60 anni in un range da 0 a 91 anni. Il 75% dei casi si è verificato invece in soggetti di età pari o superiore a 50 anni. Come riportato da TgCom 24, nel 77% dei casi gravi e nell’82% dei deceduti era presente almeno una condizione di rischio preesistente (ad esempio malattie come diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesita’, ecc.) e l’84% dei casi non risultava vaccinato. (agg. di Dario D’Angelo)



INFLUENZA, PICCO STAGIONALE

L’influenza preoccupa l’Italia con il record di 725mila persone a letto malate. E’ arrivato il picco tanto temuto che i medici avevano preannunciato alla fine dello scorso anno. Da ottobre addirittura si parla di 39 decessi e 191 ricoveri in terapia intensiva, con i non vaccinati che sono stati i più colpiti. I dati arrivano dal bollettino settimanale di sorveglianza epidemiologica Influnet a cura dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità). Nella quarta settimana di questo nuovo anno l’incidenza è arrivata addirittura a 12 casi ogni mille assistiti. Percentuale che subisce un’impennata a causa dei bimbi piccoli sotto i cinque anni che hanno un’incidenza che va dai 28 ai 37 casi per mille assistiti in questa ultima settimana. Le regioni più colpite nel nostro paese dall’influenza sono Abruzzo, Campania, Calabria, Marche, Umbria e la provincia autonoma di Trento. Presto potrebbero arrivare ulteriori aggiornamenti in merito.



Influenza, 725mila italiani a letto: consigli e rimedi

Quali sono i consigli e i rimedi per superare questa influenza che ha colpito 725mila italiani ora a letto? Sicuramente bisogna stare attenti ad evitare, dove possibile, i luoghi molto affollati che sono quelli che espongono di più al contagio. Attenzione poi anche all’alimentazione, perché mangiare in modo sano è sicuramente molto importante in questo periodo con l’obbligo di implementare le vitamine e per questo sono consigliatissime le solite spremute d’arancio. Sono da tenere sotto controllo le categorie a rischio come bambini piccoli, anziani e persone colpite da patologie croniche. Il vaccino in molti casi può essere decisivo anche se al momento forse è un po’ tardi visto che siamo proprio nel momento di picco stagionale. Per fortuna il meteo sembra sorridere, perché già da metà febbraio si potranno ricominciare a vedere delle splendide giornate di sole a cospetto da un momento freddissimo come questo. Coprirsi bene e riposare molto sono poi i rimedi più facili e più sicuri.