Giorgia Badalamenti è stata uccisa dalla fibrosi cistica a 32 anni. Una malattia terribile che cerchiamo di conoscere un po’ meglio. Si tratta di una malattia genetica autosomica recessiva. Questa è causata dalla mutazione del cromosoma 7, nel gene CF. Questo codifica per una proteina come funziona il canale per il cloro detto CFTR. Si tratta purtroppo di una patologia ereditaria mortale che è comune nei caucasici. Sono diversi gli organi che portano a patire questa malattia con anomalia nell’escrezione del cloro. I sintomi principali sono la comparsa di infezioni polmonari ricorrenti, la cirrosi epatica, l’ostruzione intestinale e l’infertilità maschile. L’alterazione si può combattere e contrastare con medicinali, ma non esiste una cura che possa portare alla guarigione completa se non un tentativo per rallentare la patologia. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE ULTIME PAROLE AI GENITORI
Giorgia Badalamenti è morta all’età di 32 anni: non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia con la fibrosi cistica, una malattia con cui conviveva fin dalla nascita. Dolce, grintosa, sorridente, coraggiosa: così la ricorda chi ha avuto la fortuna di conoscerla e soprattutto chi sperava che l’aggravarsi delle sue condizioni, a fine 2018, non dovesse coincidere per forza con la fine della sua esperienza su questa Terra. Per tentare il tutto per tutto, per cercare di sottrarsi ad un destino che sembrava già scritto Giorgia, che risiedeva in via Bergamo a Montebelluna, in provincia di Treviso, insieme ai genitori Maria e Marcello, era stata trasferita all’ospedale di Verona. Neanche questo tentativo è andato a buon fine, la malattia era andata troppo avanti, anche Giorgia la guerriera ha dovuto arrendersi.
GIORGIA BADALAMENTI, MORTA A 32 ANNI DI FIBROSI CISTICA
Sono parole che commuovono quelle affidate da Giorgia Badalamenti ai genitori prima di morire: “Guardate quanto sono serena. Siatelo anche voi”. Frasi tipiche di chi ha avuto una vita intera per elaborare la convivenza con un ospite indesiderato, la malattia, ma non per questo motivo scontate, dovute, dal momento che ad andarsene è pur sempre una ragazza di 32 anni, con una voglia di vivere e un’energia da far invidia a tanti. Ed è proprio per la “qualità” della giovane Giorgia, forse, che Montebelluna, a Treviso, ha accolto con dolore la notizia della morte della ragazza, quasi la guerriera con gli occhi azzurrissimi fosse certo se la sarebbe cavata anche questa volta. Così purtroppo non è stato: a piangerla sono anche gli amici dell’associazione animalista Ginomeraviglia di cui faceva parte, che su Facebook hanno scritto:”Oggi abbiamo perso un’amica e un membro importante del nostro gruppo. Giorgia era il coraggio e l’amore per la vita. Chiunque l’abbia conosciuta ha certamente imparato una grande lezione di determinazione e forza, noi abbiamo avuto questa fortuna e ha lasciato il segno non solo nel mondo animalista dei volontari, ma anche in tutti coloro che l’hanno incontrata quotidianamente. Noi sappiamo che Giorgia rimane vicino a noi sempre: in tutti gli animali che ha accolto e curato, nelle famiglie adottanti che l’hanno conosciuta, nella nostra battaglia quotidiana per cambiare le cose. Grazie per tutto quello che hai fatto, per la tua disponibilità e il tuo sorriso sempre in viso anche nei momenti più difficili”.