Test Hiv sui minori senza il consenso dei genitori? C’è il via libera del Garante alla richiesta del ministro della Salute, Giulia Grillo, desiderosa di individuare sempre migliori strategie per informare e sensibilizzare i cittadini sui temi e le priorità per la prevenzione e cura dell’Aids e delle malattie sessualmente trasmesse. Consapevoli che molti studi hanno evidenziato come i contagi da Hiv in età precoce siano sempre più frequenti e le diagnosi troppo spesso tardive, il ministro Grillo ha scritto al Garante per l’Infanzia, ricevendo parere positivo rispetto alla possibilità di lavorare insieme ad una nuova norma che agevoli l’accesso al test Hiv per i minori, anche senza il consenso dei genitori. Il ministro ha dichiarato:”Per rendere più semplice l’accesso alla diagnosi per i giovanissimi è essenziale intercettare precocemente l’eventuale contagio da Hiv o da altre malattie sessualmente trasmesse. Per questo sono molto soddisfatta della positiva risposta dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza alla mia richiesta di lavorare insieme a una norma per superare questa regola ormai obsoleta”.



TEST HIV SU MINORI SENZA CONSENSO GENITORI

Dopo il via libera del Garante per l’Infanzia si apre dunque una nuova possibilità per l’esecuzione di test Hiv sui minori, un modo per prevenire e curare l’Aids prima che sia troppo tardi. In tal senso il ministro Giulia Grillo ha sottolineato:” I tempi sono cambiati, eppure tanti giovani provano grande imbarazzo ad aprirsi con i genitori su alcuni aspetti della propria vita personale e non effettuano i test, pur avendo una vita sessuale  attiva.
Il Ssn è di tutti i cittadini ed è compito del ministro della Salute e delle istituzioni rimuovere gli ostacoli alla prevenzione in ogni ambito della salute”. Grillo ha aggiunto:”Negli ultimi anni è stata fatta pochissima informazione sul pericolo Aids e molti ragazzi ignorano o sottovalutano la pericolosità della malattia. Presto i ragazzi potranno effettuare liberamente i test in contesti protetti e dedicati, senza più bisogno del consenso del genitore o tutore. È un punto di partenza che può migliorare concretamente la consapevolezza sui temi della prevenzione”.

Leggi anche

Tumore pancreas, troppi casi e ritardi nella scoperta/ Quali rimedi: tecnologia 3D e nuovi farmaciMedico di base e pediatra a senza fissa dimora, è legge/ Furfaro (PD): “Stato si prenderà cura di tutti”