Influenza, quanto durerà ancora la coda del picco che gli esperti hanno previsto per questa fine di febbraio? A fronte dei milioni di casi che hanno portato tanti italiani a rimanere a letto questo inverno, è oramai infatti chiaro che qualcosa non ha funzionato nel vaccino che era stato approntato e per questo la USL della Marca (Treviso) ha deciso di avviare uno studio ad hoc dal momento che anche in alcuni pazienti che si erano comunque sottoposti alla immunizzazione antinfluenzale è risultata la presenza di ben 50 ceppi del virus H3N2, isolati e congelati. Roberto Rigoli, direttore del dipartimento di Patologia Clinica presso la struttura trevigiana ha spiegato che al momento è ancora un mistero il fatto che l’infezione sia stata sviluppata anche da persone vaccinate, sospettando quindi delle mutazioni genetiche del virus stesso.
QUANTO DURA ANCORA L’INFLUENZA?
Ma quando durerà ancora l’ondata influenzale che ha avuto una inaspettata accelerazione dopo le festività di fine 2018 e ha raggiunto il suo picco ai primi di febbraio? Si calcola che alla fine di questa stagione il numero dei casi totali salirà a quasi 7 milioni, un numero impressionante ma comunque inferiore agli 8 milioni di contagi registrati solamente dodici mesi fa: ad ogni modo, dopo il “massimo” toccato alcune settimane fa, pare che coi primi di marzo il numero dei casi dovrebbe cominciare a calare ma gli esperti e nei giorni scorsi gli stesi pediatri di famiglia hanno invitato i genitori a fare molta attenzione ai propri figli, sia evitando di esporli inutilmente per inutili corse in Pronto Soccorso, sia evitando qualsiasi comportamento che favorisca il contagio su di loro da parte degli adulti. Inoltre, tra le possibili cause di questa epidemia anomala di influenza, a parte la possibilità di una mutazione genetica del suddetto virus, c’è anche il fatto che spesso sono proprio gli adulti a non vaccinarsi, andando così spesso ancora più frequentemente dei bambini incontro a ricoveri e complicazioni.