Come funziona la dieta con il diario? Questa viene consigliata da molti nutrizionisti che hanno seguito con attenzione lo studio da parte delle Università del Vermont e del Carolina del sud. Sicuramente ci troviamo di fronte a una rivoluzione molto interessante. Laura Maria Anna Carabelli, dietologa di Humantias Mater Domini, specifica: “Il diario alimentare rende il paziente consapevole degli errori che commette e delle cattive abitudini che ha a tavola. Quindi questo diario rappresenta un nuovo punto di partenza. Viene richiesta però costanza e puntualità con l’aggiornamento che deve essere costante e giornaliero per evitare di dimenticare quelli che possono sembrare superflui come caramelle e zuccheri”.
PER PERDERE PESO NON SERVE ESSERE DRASTICI
A dieta con il diario: per perdere peso infatti non serve necessariamente ricorrere a regimi alimentari innovativi o drastici ma basta anche un po’ di autocontrollo e pochi minuti al giorno dedicati a registrare tutti i nostri comportamenti a tavola e cosa si consuma nell’arco della giornata. Infatti chi vuole dimagrire spesso, più che degli strumenti e della dieta adatta, ha bisogno soprattutto di motivazione e di stimoli che provengano da sé e cosa c’è di meglio del caro e vecchio diario (anche elettronico, ovviamente, ma ancora meglio se si ricorre a carta e penna ritagliandosi alcuni secondi) per tenere traccia di tutti i progressi e aggiornandolo frequentemente? È questa una delle conclusioni a cui sono giunti alcuni studiosi in servizio presso l’Università del Vermont, che hanno condotto una indagine a tal proposito assieme ai colleghi dell’ateneo della Carolina del Sud: e lo studio, apparso sulla rivista “Obesity” spiega come la strategia di tenere un diario ‘alimentare’ dia ottimi risultati e non porti via più di un quarto d’ora al giorno.
IL DIARIO ALIMENTARE E L’AUTOCONTROLLO
A dire la verità, il suggerimento di tenere un diario di cosa si mangia, delle ore in cui si consuma uno spuntino e, perché no?, delle porzioni con tanto di calcolo delle calorie, non è certo una idea nuova dato che spesso i nutrizionisti concordano con i propri pazienti una soluzione del genere per aiutarli a perdere progressivamente peso e coinvolgendoli: dunque la parola chiave è ancora una volta “autocontrollo” e quindi autoconsapevolezza da parte chi segue una dieta, che in tal modo può verificare se sta seguendo o meno la ‘tabella di marcia’ e capire anche come riadattarla alle proprie esigenze ed orari. Tuttavia, come spiegano gli esperti, tenere un diario comporta anche una qual certa sincerità e obbligo di non omettere alcuni dettagli nel momento in cui lo si mostra al proprio medico: ma va da sé che, stando allo studio statunitense, si tratta comunque di casi-limite ed è stato notato che fondamentale per la riuscita della dieta è la costanza di aggiornamento del diario stesso più che il tempo che vi si dedica o la dovizia di particolari in esso contenuti.