Nuovi aggiornamenti sull’epidemia di morbillo registrata nel Riminese, con 17 casi nel giro di appena un mese e mezzo. Il Resto del Carlino evidenzia che l’Ausl Emilia-Romagna sta chiamando tutti coloro che sono stati a contatto con i soggetti contagiati: in totale sono circa 600 le persone sotto osservazione. Il direttore del dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Ausl a Rimini Francesco Toni ha sottolineato: «E’ un lavoro che sta richiedendo grandissimi sforzi. Perché si tratta di contattare, uno a uno, coloro che hanno avuto contatti con i malati e sono pertanto a rischio contagio. In alcuni casi l’indagine epidemiologica coinvolge moltissime persone. Abbiamo tra i malati uno studente di una scuola superiore che svolge numerose attività al di fuori dell’orario scolastico, compreso un’attività sportiva. Pertanto abbiamo dovuto contattare non solo i familiari, i compagni di classe e gli amici più stretti, ma anche i ragazzi del centro sportivo e altri, per un totale di oltre 100 persone». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



17 CASI DI MORBILLO NEL RIMINESE

Dopo l’emergenza registrata a Washington, in Italia è stata segnalata un’epidemia di morbillo a Rimini. Come riportano i colleghi di Smtv San Marino, 17 ragazzi si sono ammalati nel giro di pochi giorni in tre scuole superiori differenti. Il portale evidenzia che tutti e 17 i giovani non erano stati vaccinati o, almeno, non hanno portato a termine il ciclo vaccinale relativo alla patologia. L’Iss ha reso noto che i ragazzi sanmarinesi coinvolti non sono a rischio contagio, mentre gli altri due sono stati costretti a ricorrere al ricovero ospedaliero: «Il primo paziente ricoverato, per una complicazione encefalica, è stato dimesso, mentre l’altro è tutt’ora ricoverato per polmonite. Per gli altri pazienti non paiono, al momento, sussistere complicazioni», l’Ausl Emilia-Romagna in una nota.



EPIDEMIA DI MORBILLO RIMINI, LE ULTIME

Rimini Today riporta che già a partire dai primi casi il personale del Dipartimento di Sanità Pubblica ha messo in atto i protocolli previsti: la ricerca delle persone che hanno avuto dei contatti con le persone ammalate, la sorveglianza epidemiologica e offerta della vaccinazione a coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale. Misure necessarie, dato il fatto che il morbillo è una patologia estremamente contagiosa, diffondendosi per via aerea con colpi di tosse e starnuti di persone infette. L’Ausl precisa che «non tutti hanno accettato la vaccinazione», che resta l’unica misura efficace per contrastare otite e polmonite. Open sottolinea che Rimini è la provincia con meno vaccinati d’Italia ed è l’unica a non raggiungere la copertura vaccinale del 95% nonostante l’obbligo nazionale.

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