Una ragazza immunodepressa è stata colpita da morbillo e quindi ricoverata. Altro problema dunque nelle scuole italiane dopo l’allerta tubercolosi che ha colpito un istituto di Oderzo in provincia di Treviso. Ci troviamo a Rimini, precisamente in una scuola media, dove una 14enne operata per trapianto di fegato è ora in isolamento all’ospedale come riporta il Resto del Carlino. L’unità operativa di rianimazione è in allerta per questo caso, cercando di dare delle risposte a un caso davvero molto complesso. L’Ausl romagnola parla infatti di una condizione di grave immunodepressione. Come da protocollo è stata attivata osservazione epidemiologica tra i contatti più stretti della ragazza e dunque soprattutto per quanto riguarda i suoi compagni di classe e i famigliari. Si offre dunque vaccinazione gratuita a coloro che sono stati a contatto con la ragazzina per cercare di evitare di vedere un contagio prendere piede.



TUTTA LA CLASSE POSITIVA AL TEST

Scatta l’allerta tubercolosi in una scuola elementare della zona di Oderzo, in provincia di Treviso, dove una maestra e un alunno sono risultati infetti. Il bimbo, come riportato da Il Gazzettino, è stato già dimesso mentre l’insegnante è stata ricoverata presso l’ospedale Ca’ Foncello. L’apprensione però è scattata subito tra i genitori degli altri alunni, preoccupati dal fatto che 20 bambini della classe su 21 sono risultati essere positivi al test. Si tratta del cosiddetto test Mantoux (che segnala il contatto tra una persona e il bacillo di Koch, responsabile della tubercolosi) e che ha accertato come quasi tutti i bimbi della classe siano entrati in contatto con una persona ammalata di tubercolosi (con ogni probabilità appunto la maestra o il compagnuccio). Tutti loro saranno adesso sottoposti ad indagini radiologiche e a più sofisticati test di laboratorio.



TUBERCOLOSI, MAESTRA E ALUNNO INFETTI

Il caso di tubercolosi che ha messo in apprensione i genitori della scuola primaria di Oderzo dove sono stati riscontrati due contagi per una maestra e per un alunno è venuto alla luce nei giorni scorsi, con l’Usl trevigiana che è intervenuta prontamente nel tentativo di riportare la calma tra i familiari degli scolari. Pure i genitori del bimbo infetto sono stati sottoposti al test Mantoux ma sono risultati negativi, un dato che su unito al fatto che anche gli altri 20 alunni della classe sono risultati positivi potrebbe lasciar pensare che il contagio abbia avuto origine proprio dalla maestra. Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 2, come spiega il Gazzettino, si è in ogni caso prontamente attivata per gestire la situazione presso la scuola primaria del Distretto Treviso e predica calma al netto delle comprensibili preoccupazioni dei genitori.

Leggi anche

"Bloccanti della pubertà non migliorano la salute mentale"/ Lo studio USA 'censurato' dei ricercatori woke