Nuova pesante condanna per Johnson & Johnson, chiamata a risarcire con 29 milioni di dollari una donna affetta di cancro e che denunciò la multinazionale asserendo di essersi ammalata a causa dell’amianto contenuto nel borotalco. Secondo quando asserito da una giuria californiana di Oakland il borotalco J&J sarebbe stato un “fattore sostanziale” che ha contribuito all’insorgere del suo mesotelioma, per questo ha condannato nella giornata di ieri l’azienda al pagamento del maxi risarcimento in favore della donna affetta da un tumore raro ed aggressivo causato dall’inalazione di amianto. Terry Leavitt, questo il nome della donna, parlando al cospetto della giuria californiana ha spiegato di aver usato “Johnson’s Baby Powder e Shower to Shower” – un borotalco venduto da Johnson & Johnson ed attualmente fuori produzione – per tutti gli anni Sessanta e Settanta. Nel 2017 le fu diagnosticato il cancro. Nel corso del processo, oltre alla Leavitt sono intervenuti anche altri medici esperti ed alla fine la giuria si è schierata dalla parte della donna, giungendo al verdetto. Come ricorda Reuters, questa rappresenta solo l’ennesima causa affrontata da J&J alla luce delle oltre 13mila cause legali sempre legate al talco per bambini. Solo una dozzina i casi relativi al 2019.



JOHNSON & JOHNSON SI DIFENDE DOPO L’ENNESIMA CONDANNA

Dopo la sentenza, Johnson & Johnson è intervenuta con una nota asserendo di voler appellare il verdetto della giuria: “Perseguiremo un appello perché la Baby Powder di Johnson non contiene amianto o non causa il cancro”, si legge, “Rispettiamo il processo legale e ribadiamo che i verdetti della giuria non sono conclusioni mediche, scientifiche o normative su un prodotto”. A detta dell’azienda, sui suoi prodotti negli anni sono stati condotti numerosi test che hanno smentito la presenza di amianto o di altre sostanze che potrebbero causare il cancro. Quindi si è detta fiduciosa di un ribaltamento della sentenza in Appello. Moshe Maimon, avvocato di Leavitt, di contro, alla luce della sentenza ha commentato asserendo che la decisione della giuria rappresenta un’ulteriore prova che la polvere non è sicura: “Un’altra giuria ha respinto le affermazioni fuorvianti di J&J secondo cui il suo talco era privo di amianto. I documenti interni di J&J che la giuria ha visto, mettono a nudo ancora una volta la scioccante verità di decenni di occultamento, inganno e occultamento da parte di J&J”. Era lo scorso dicembre quando Reuters ha pubblicato un’indagine approfondita dimostrando come  Johnson & Johnson sapesse che il suo borotalco fosse occasionalmente risultato positivo alla presenza di piccole quantità di amianto e nonostante ciò avesse coperto i risultati.

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