Riccardino, il bambino colpito da leucemia fulminante ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva pediatrica all’ospedale San Bortolo di Vicenza, è morto. Lo riporta Il Gazzettino, sottolineando come il piccolo di Bolzano Vicentino sia stato consumato dalla malattia nel giro di 48 ore, nonostante fosse vaccinato. Il vaccino contro lo pneumococco, infatti, per quanto sia l’unica arma di difesa contro la malattia, copre solo l’88% dei ceppi di meningite: è dunque probabile che quello che ha ucciso il bimbo di 16 mesi rientri nel 12% mancante. Tutto era iniziato da un’infezione all’orecchio che ha provocato febbre sempre più alta e uno stato comatoso. Il bambino è arrivato in ospedale in condizioni disperate, al punto che non è mai uscito dal coma nonostante i tentativi dei medici e si è spento nella serata di ieri. (agg. di Dario D’angelo)
MENINGITE FULMINANTE
Meningite fulminante, un bimbo di 16 mesi lotta tra la vita e la morte a Vicenza: un altro grave caso di infezione dopo quelli di Reggio Emilia e di Fermo. L’episodio è stato registrato a Bolzano Vicentino: i primi sintomi si sono manifestati martedì 12 marzo 2019, con il piccolo che è stato trasportato in stato comatoso all’ospedale San Bortolo il giorno successivo. Come riportano i colleghi de Il Giornale di Vicenza, attualmente il bambino è ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica e le sue condizioni sono gravissime. L’infezione non sarebbe contagiosa e per questo motivo il Servizio di igiene pubblica dell’Ulss 8 Berica non ha disposto la profilassi per i familiari e per i bambini dell’asilo nido frequentato dal piccolo, Il Melograno di Piazzale Oppi.
MENINGITE A VICENZA: BIMBO IN CONDIZIONI MOLTO GRAVI
Il Giornale di Vicenza evidenzia che al fianco del piccolo ci sono i giovani genitori: i medici, il primario Massimo Bellettato, la responsabile della Tiped Paola Ferrarese e tutto lo staff sanitario dell’ospedale San Bortolo stanno facendo il possibile per salvarlo. Le sue condizioni sono definite disperate: la forma di meningite che ha colpito il bimbo è un’infezione da pneumococco non contagiosa, provocata da un batterio normalmente presente nelle vie aeree e che, nella maggior parte dei casi, non dà conseguenze gravi. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle condizioni del piccolo di appena 16 mesi, aggravatosi nel giro di pochi giorni: la malattia si è manifestata in brevissimo tempo, con febbre sempre più alta, sonnolenza e collo rigido.