Il caso del militare che contrae l’epatite con un vaccino arriva da molto lontano. L’uomo infatti aveva nel 2009 ricevuto una brutta notizia. Gli venne diagnosticata infatti una “epatite cronica di natura da definire“. La commissione medico ospedaliera di Palermo però non riconosceva un nesso specifico e causale tra vaccinazioni e malattie che gli erano state praticate e il militare aveva così presentato un ricorso amministrativo al Ministero della Salute. Questo si era riservato però il diritto di respingerlo. Il caso era stato dunque trattato poi dal giudice del lavoro del Tribunale di Catania, Caterina Musumeci. Questa, dopo una consulenza tecnica di ufficio, aveva accolto il ricorso del militare. Si era di fatto riconosciuto, solo dopo, il nesso causale che c’era tra l’infermità da lui contratta e quelle vaccinazioni che aveva ricevuto addirittura nel 2000. Da quel momento è arrivato il maxi risarcimento che non sappiamo però se sia stato già versato all’uomo. (agg. dio Matteo Fantozzi)



Ministero Salute condannato a maxi risarcimento

Un militare ha preso l’epatite dopo un vaccino e ora il Ministero della Salute è nei guai. Il Tribunale di Catania infatti l’ha condannato a pagare i danni procurati dalla tecnica con la quale è stato fatto il vaccino. Prima di partire per una missione all’estero il militare ha preso una forma cronica di epatite. L’avvocato Silvio Vignera, difensore del ricorrente, ha sottolineato come il risarcimento complessivo conti attorno ai tre milioni di euro. Non viene messa in dubbio la sicurezza del vaccino, ma la tecnica con la quale è stato somministrato in poco tempo e senza controlli adeguati. Ora si lavora per verificare se magari fosse stato infetto l’ago o se ci fossero stati altri problemi legati proprio alla somministrazione del vaccino stesso. L’avvocato ha specificato: “Emerge, come spesso sui militari, che sono state fatte in pochi giorni le vaccinazioni senza valutare lo stato di salute e soprattutto una eventuale immunodepressione del soggetto. Il ricorrente è affetto da epatite cronica a impronta colestatica di versione natura autoimmune“.



Militare prende epatite per vaccino, parla Gianni Rezza

Gianni Rezza ha parlato della storia del militare che ha preso l’epatite per un vaccino. Il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità) ha espresso la sua opinione ai microfoni di Ansa: “Non conosco il caso nello specifico, ma è impossibile che il militare abbia contratto epatite cronica a seguito delle modalità di somministrazione di un vaccino. L’unica cosa che si può ipotizzare è una malpractice e cioè l’utilizzo di un ago o una siringa infetti già usati su un altro paziente anche se tali evenienze sono estremamente rare“. Spiega poi che l’epatite non si può contrarre né per l’effetto del vaccino né per la somministrazione multipla in condizioni sterili, anche se il soggetto dovesse risultare poi immunodepresso. L’epatite può essere presa solo tramite il contatto diretto con del sangue infetto.

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