Il più grande studio mai effettuato sull’impatto della marijuana sui disturbi psichiatrici. Considerata una droga leggera dagli effetti benefici la cannabis ha risvolti medici invece gravissimi, che i sostenitori della liberalizzazione si guardano sempre dal citare. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica americana Lance Psychiatry dice ben altro, e non è la prima volta. “I nostri risultati” scrivono gli studiosi “confermano l’evidenza dell’effetto nocivo sulla salute mentale dell’uso quotidiano di cannabis, in particolare quella particolarmente forte. L’uso di cannabis incide sul disturbo psicotico”. Lo studio ha usato ricerche effettuate in undici zone, dall’Europa al Brasile tra maggio 2010 e aprile 2015, un lungo arco di tempo. Sono stati analizzate 901 persone che erano state diagnosticate con i loro primi episodi di psicosi comparate a 1237 altre persone delle stesse zone.



TRE VOLTE PIU’ PERICOLOSA

La psicosi definisce la situazione di persone che perdono il contatto con la realtà, include casi di schizofrenia che spesso nascondono episodi traumatici vissuti in passato e che la droga fa emergere in modo drammatico. Sono stati raccolti dati riferiti a persone che ne fanno uso quotidiano da tempo e di chi non ne ha mai fatto uso, l’età in cui è stata consumata per la prima volta e altri fattori. “E’ uno studio rivoluzionario” ha detto il dottor Kevin Sabet, responsabile della ricerca “è il primo a mostrare come la marijuana influenza il tasso di psicosi nella popolazione e i risultati sono agghiaccianti. Per anni si era saputo che la marijuana era dannosa per la salute mentale, quella in commercio oggi con un THC molto più forte sta prendendo il sopravvento sui mercati ed è ancora più dannosa”. Lo studio dimostra che chi fuma tre volte al giorno ha più possibilità di avere problemi psicotici di coloro che non ne hanno mai fatto uso.

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