Un bambino non vaccinato è stato espulso dall’asilo a Ivrea. Addirittura a settembre si era occupata della situazione Laura Castelli, all’epoca sottosegretaria dell’Economia. Questa aveva telefonato ai Carabinieri perché questo bimbo, non in regola coi vaccini obbligatori, era stato allontanato dai genitori. Si parlava di isolamento in una stanza per il ragazzino, come aveva denunciato la madre dello stesso. La scuola dell’infanzia di Camelot di Banchette di Ivrea aveva pensato a questo rimedio per non farlo entrare in contatto con gli altri bambini. La donna, Erika, sosteneva di essere no-vax e si era presentata all’inizio della scuola con un bambino senza l’autocertificazione richiesta perché non aveva fatto il vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia. Si era tutto chiarito all’epoca con i genitori del bimbo che avevano portato la conferma di un appuntamento con la ASL per la vaccinazione al 26 settembre.



Bambino non vaccinato espulso dall’asilo: l’aveva “raccomandato” Laura Castelli

Laura Castelli aveva ”raccomandato” un bambino non vaccinato che ora è stato espulso dall’asilo di Ivrea. A sei mesi di distanza dalla presentazione dell’appuntamento con la Asl per la vaccinazione trivalente, considerata all’epoca sufficiente per l’ammissione a scuola, il ragazzino però non ha ancora completato quelli che sono i vaccini previsti dal Piano Nazionale. Si è deciso così di lasciarlo fuori dall’asilo, espulso direttamente per non permettergli di creare rischi ad altri alunni. La ASL ha parlato di bambino inadempiente, appoggiando la decisione della scuola. L’ovvietà che emerge da questa storia è che i genitori abbiano presentato la promessa di appuntamento solo per farlo iscrivere a scuola, rimanendo della loro opinione e perseguendo la rischiosa strada no-vax.

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