Cosa c’è nelle insalate in busta che quotidianamente finiscono sulle nostre tavole? Per rispondere a questa domanda il portale “Il Salvagente”, da tempo specializzato in analisi di prodotti alimentari con test di laboratorio che mirano a informare i consumatori e tutelarne la salute ha messo ‘nel mirino’ dieci marchi molto noti. Risultato? Nei lattughini che si trovano al supermercato non vi sarebbero tendenzialmente tracce di batteri ma la quantità di pesticidi e altre sostanze cancerogene lascia esterrefatti (ma solo nel caso di due insalate su tutte quelle analizzate). Insomma, attenzione anche ai cosiddetti ortaggi della IV gamma e che secondo il sito, pur essendo freschi e comunque confezionati bene, non sarebbero totalmente sicuri dal punto di vista microbiologico. A finire sotto la lente di ingrandimento sono stati 9 tipi di insalate tradizionali più una variante biologica e i risultati per certi versi hanno sorpreso.



NIENTE BATTERI, MA TRACCE DI CADMIO

Stando ai risultati dei test pubblicati da “Il Salvagente”, tutti i prodotti in questione rientrerebbero nei limiti di legge e sarebbero abbastanza sicuri per i consumatori dato che non vi è nemmeno traccia di quei batteri potenzialmente responsabili di infezioni quali la salmonella e l’Escherichia Coli, a patto ovviamente che l’insalata stessa venga lavata. Le dolenti note invece vengono dalle tracce di pesticidi rinvenuti a seguiti delle cosiddette analisi multi-residuali: solo due lattughini hanno passato al 100% il test mentre in altri sono state trovate tracce di funghicidi. A preoccupare inoltre è la presenza di tracce di cadmio, un metallo pesante che è tra quelle giudicate maggiormente cancerogene per l’uomo. Infatti in due dei marchi analizzati le concentrazioni di cadmio sono risultate essere davvero vicine ai limiti imposti dalla legge e in tal caso non basta certo la giustificazione che questo metallo sia già presente all’interno degli stessi terreno coltivati dato che tali percentuali elevate si possono ricondurre nell’impiego fatto in agricoltura dei fertilizzanti fosfatici.

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