Una versione al maschile del classico contraccettivo orale per le donne che promette miracoli in tal senso e preserverebbe anche la libido, ma per il quale ci sarà ancora da aspettare prima che sia disponibile in farmacia. Il “pillolo” è stato da poco presentato al Congresso della Endocrine Society in programma a New Orleans e secondo gli scienziati che l’hanno messo appunto può essere assunto senza che finora abbia mostrato alcun effetto collaterale durante i test clinici svolti nella fase 1 della sperimentazione. Il farmaco, il cui nome è 11-beta-MNTDc, è stato sottoposto infatti già su 40 volontari sani ed è un derivato del testosterone, ma ha anche delle proprietà progestiniche che dunque inibiscono la formazione dello spermatozoo per preservando quelli che sono i cosiddetti “caratteri sessuali secondari”. (agg. di R. G. Flore)



SUPERATO IL PRIMO TEST

Pillola anticoncezionale soltanto per le donne? Non più: adesso arriva il “pillolo“, la versione maschile che può essere assunta per un mese senza produrre effetti collaterali rilevanti e abbassa i livelli di due ormoni necessari per produrre lo sperma. a sostenerlo sono i risultati del primo test clinico di fase 1 sul “pillolo” presentato al congresso della Endocrine Society a New Orleans. Come riportato dall’Ansa, il test sul farmaco, chiamato 11-beta-MNTDc, è stato condotto su 40 volontari sani: 30 di questi pazienti hanno assunto il pillolo per 28 giorni, mentre agli altri 10 è stato somministrato un placebo. Il test, come hanno spiegato gli autori del Los Angeles Biomedical Research Institute, serviva esclusivamente a stabilire la sicurezza del farmaco ma l’abbassamento degli ormoni fa ben sperare sull’efficacia del ‘pillolo’.



“PILLOLO” ANTICONCEZIONALE MASCHILE

Dunque un “pillolo anticoncezionale” per gli uomini è in fase di lavorazione. Il farmaco è un derivato del testosterone che ha sia caratteristiche progestiniche, che impediscono la formazione dello spermatozoo, che ‘equilibratrici’, che mantengono i caratteri sessuali secondari. Gli autori della ricerca del Los Angeles Biomedical Research Institute hanno chiarito:”Il nostro risultato suggerisce che la pillola, che combina due attività ormonali in una, farà diminuire la produzione di spermatozoi preservando la libido”. In ogni caso, come riportato da Today, gli esperti hanno notato che il farmaco, assunto una volta al giorno durante un pasto, richiede da 60 a 90 giorni per influenzare in maniera ottimale la produzione di sperma. Questo vuol dire che 28 giorni di trattamento rappresentano un intervallo troppo breve per giungere a conclusioni sull’efficacia e per questo è necessario verificare i suoi effetti con studi più lunghi. Se il farmaco si confermerà efficace si passerà poi a sperimentazioni più ampie e a test in coppie sessualmente attive.

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