In Piemonte sono drasticamente in calo le diagnosi di tumore, una Regione considerata virtuosa in questo senso con le campagne di informazione che hanno dato ottimi risultati. “I numeri del cancro in Italia 2018″ ha stabilito una fotografia regionale molto accurata che ci ha mostrato anche un’altissima adesione agli screening. Questa analisi è stata condotta dall’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) insieme a Airtum (Associazione italiana Registri tumori) e da Fondazione Aiom e Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute italiana). I numeri del 2018 parlano di 30850 casi, 50 in meno rispetto al 2017. Il tumore più diagnosticato, con 4350 nuovi casi, è quello della mammella seguito da quello del colon-retto in testa invece l’anno precedente. Si tratta di circa 280mila piemontesi che vivono dopo la scoperta della terribile malattia e il dato anche in questo caso è in aumento. Si parla di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi del 63% delle donne e 53% degli uomini.
Piemonte, diagnosi di tumore in calo: fumo fattore a rischio numero uno
A margine delle diagnosi di tumore in calo in Piemonte va fatta una riflessione sui fattori di rischio. Al numero uno rimane comunque il fumo che è il fattore principale di rischio oncologico. Si parla in Piemonte in questo caso di una diminuzione delle diagnosi di questa tipologia di neoplasia per circa il 50% in meno rispetto allo scorso anno. Attenzione anche agli altri fattori di rischio come per esempio quello sullo stile di vita, che continua a creare problemi. In Piemonte il 33% dei cittadini è sedentario, mentre il 36.9% è in eccesso ponderale. Si parla del 28.5% in sovrappeso e del 8.4% in stato di obesità. Così conferma il consigliere nazionale Airtum Paolo Contiero come riportato da Repubblica.