C’è carenza di medici in Italia, con i problemi che sono soprattutto segnalati nelle regioni di Lazio, Lombardia e Molise. Molto preoccupante è la proiezzione dell’Osservatorio nazionale sulla salute che specifica come per rimpiazzare i 56mila medici in 15 anni saranno necessari ben 13mila e 500 immatricolazione all’Università di medicina e ben 11mila posti di specializzazione. Sarà molto importante capire anche quali sono le motivazioni a questo calo di affluenza, forse legato a un mondo che va verso specializzazioni diverse e con il calo magari della volontà dei più giovani di studiare. Per questo sarà molto importante sviluppare anche un percorso di sensibilizzazione all’interno degli istituti superiori con il potenziale indirizzamento degli alunni già in età pre-universitaria. Al momento però le proiezioni sono veramente preoccupanti e si rischia che ci ritroveremo presto senza medici nel vero senso della parola. (agg. di Matteo Fantozzi)



ITALIA A RISCHIO

Non può essere sottovalutato l’allarme sui medici italiani lanciato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane. Sulla base dei dati del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Miur e del ministero della Salute, si evince infatti che dei 56 mila medici che il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) perderà nei prossimi 15 anni ad essere sostituito sarà soltanto il 75%, cioè 42 mila. Significa dunque che da qui ai prossimi tre lustri l’Italia perderà 14mila camici bianchi, al ritmo di quasi mille all’anno. Secondo le proiezioni effettuate dai ricercatori dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni Italiane, che fa parte di Vithali, spin off dell’Università Cattolica presso la sede di Roma, questo problema non potrà essere sanato dalla prossima generazione di medici. Pure nell’ipotesi che nel prossimo anno accademico 2019/2020 siano immatricolati 10 mila studenti, infatti, si può prevedere che di questi circa 8 mila e 700 saranno laureati tra 6 anni. Dunque, “considerando poi i gruppi successivi, in 10 anni in Italia ci saranno circa 49 mila nuovi laureati in medicina e chirurgia. In conseguenza di quanto detto, è possibile prevedere che gli specializzati tra 15 anni saranno circa 42 mila”.



14MILA MEDICI IN MENO NEI PROSSIMI 15 ANNI

Sul calo dei medici che l’Italia si troverà a dover fronteggiare nei prossimi 15 anni è intervenuto il professor Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni italiane, secondo cui “negli anni non è stata fatta una programmazione adeguata da parte delle autorità competenti e questo rischia di compromettere le basi portanti del Sistema sanitario nazionale”. Secondo Ricciardi, “in un mondo in cui la carenza di medici e di personale sanitario sta diventando drammatica, l’Italia aggiunge la miopia di finanziare la formazione di un numero importante di giovani e di ‘regalarli’ poi a Paesi in grado di accoglierli a braccia aperte”. La soluzione al problema è quella più logica: servono più laureati in Medicina. Per sostii 56 mila medici in 15 anni saranno necessarie 13 mila e 500 immatricolazioni ai corsi di laurea in medicina e 11 mila posti di specializzazione In questo senso il direttore scientifico dell’Osservatorio, il dottor Alessandro Solipaca, ha spiegato:”Le Università dovranno essere attrezzate per formare circa 5 mila studenti in più ogni anno”.

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