Una nuova legge prevede come alcuni tipi di mal di testa siano da considerarsi invalidanti. Andiamo a scoprire da vicino a chi sarà riconosciuta la pensione. i parla di circa dieci milioni di italiani che potrebbero vedersi riconosciuta questo tipo di invalidità. Il testo unificato, 684 e 1109-A, specifica come alcune disposizioni riconosceranno la cefalea come malattia sociale. Attenzione però perché ovviamente non si parla solo di semplice mal di testa, ma di alcune patologie croniche che devono avere un comprovato perdurare di almeno un anno. Una scelta che nasce da una proposta del Partito Democratico e da alcuni dati comprovati che sono stati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa ha specificato come la cefalea cronica si posizioni addirittura al terzo posto tra le malattie invalidanti e che in Italia colpisca addirittura il 12% delle persone. (agg. di Matteo Fantozzi)
La palla passa al Senato
L’Aula della Camera ha riconosciuto la cefalea come malattia sociale, primaria cronica. Il testo è stato approvato con ben 451 voti a favore e un solo astenuto. Questo provvedimento dispone come l’accertamento della malattia da almeno un anno attesti l’effetto invalidante da limitare, o compromettere in maniera grave, la capacità a far fronte agli impegni di lavoro e di famiglia. Andando nello specifico le patologie riconosciute come cefalea sono l’emicrania cronica ad alta frequenza, la cefalea cronica quotidiana, la cefalea a grappolo cronica, l’emicrania parossistica cronica, la cefalea nevralgiforme unilaterale e l’emicrania continua. Ora starà al Ministro della Salute emanare un decreto con i progetti per andare a sperimentare modelli innovativi di presa in carico delle persone affette da tale patologia. La palla poi passa al Senato per l’approvazione definitiva della legge.
Cefalea malattia sociale, ok della Camera: parla Giuditta Pini
In merito alla cefalea come malattia sociale ha parlato Giuditta Pini, deputata del Partito Democratico e controfirmataria della legge. Questa è intervenuta in Aula alla Camera per la dichiarazione del voto e le sue parole sono state riportate da Ansa: “Oggi è un giorno veramente importante. L’approvazione della Camera all’unanimità della legge che riconosce la cefalea come malattia sociale è il compimento di un lavoro durato degli anni. Questo è il primo passo, l’affermazione di un principio fondamentale”. Non si parla di un semplice mal di testa, ha ribadito la Pini, ma di una vera e propria malattia invalidante che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità si attesta all’ottavo posto nel mondo. Colpisce soprattutto le donne e fino a questo momento non aveva norme vigenti.