Salvador Sobral è tra gli ospiti della nuova puntata di “Qui e adesso“, lo show condotto da Massimo Ranieri in prima serata su Rai3. A tre anni di distanza dalla sua vittoria all’Eurovision Song Contest 2017 con il brano “Amar pelos dois”, il cantante portoghese è tornato sulle scene musicali proprio quest’anno con l’album “Alma Nuestra”, un disco corale in cui ha collaborato con Victor Zamora, Nelson Cascais e André Sousa Machado. Intervistato da eurofestivalnews.com, il cantante portoghese ha raccontato come mai ha deciso tre anni fa di partecipare all’Eurovision Song Contest: “mia sorella mi aveva fatto sentire questa canzone e l’ho trovata adatta, perché mi permetteva di andare in una manifestazione come l’Eurovision senza snaturarmi e continuando ad essere me stesso, coerente con la mia musica. Bello che il pubblico abbia apprezzato”. Un’esperienza davvero importante che ha segnato la vita dell’interprete che ha confessato: “era davvero un momento difficile, ma l’ho capito dopo, quando è passato. Per me la vita normale era quella, non potevo salire le scale, facevo fatica, però era la mia realtà. L’Eurovision mi ha dato tanto, grazie alla rassegna adesso mi conosce tanta gente, ho avuto una progressione nella mia carriera che non avrei avuto senza- Sarò sempre grato a quell’evento”.
Salvador Sobral: “La cosa più bella per me ora è la libertà”
Salvador Sobral mel disco “Paris Lisboa” ha raccontato un periodo davvero difficile della sua vita: “tutte le esperienze della mia vita entrano dentro le canzoni. Tutta la mia vita, tutto quello che io vivo è come un “bacalhau buono” da mangiare. Ogni cosa è per me fonte di ispirazione. Questo è il disco della rinascita. Abbiamo suonato in tutta Europa, un sogno. Il mio disco comunica la libertà, la luce e la gioia”. Il cantante, infatti, si è dovuto sottoporre ad un trapianto di cuore per via di una malattia cardiaca. Un momento che l’ha portato a riflettere tanto: “ho capito soprattutto che cosa vuol dire non poter stare bene, anzi soffrire, essere molto debole e non poter fare quello che mi piace. Posso dire di avere avuto una seconda possibilità, per questo adesso approfitto di tutto questo, di ogni minuto che vivo. La cosa più bella per me ora è la libertà: adesso posso giocare a calcio e posso di nuovo viaggiare e fare musica”.