E’ stato ritrovato il Salvator Mundi, dipinto che era stato trafugato due anni fa dalla cappella Muscettola di Napoli. E’ stato rinvenuto in un appartamento dello stesso capoluogo campano, e quindi ricollocato nella sua vecchia posizione. Un vero e proprio giallo la sparizione del Salvator Mundi, come si evince dalle indagini coordinate dalla procura diretta da Giovanni Melillo, per via dell’aggiunto Vincenzo Piscitelli, e come riferisce l’edizione online del quotidiano IlGiornale, e al momento non si è esclude alcuna pista, persino quella “interna” di qualcuno della cappella di cui sopra, complice della sparizione.



Fatto sta che il quadro è ricomparso sabato sera in un appartamento situato al primo piano di via Strada provinciale delle brecce dove abita un 36enne incensurato che si occupa di commercio. Questi, interrogato dalla polizia che lo hanno successivamente arrestato per ricettazione, dirà: «L’ho trovato in un mercatino dell’usato». Allo stato attuale il dipinto è stato sequestrato ed è sotto tutela della Soprintendenza, che dovrà esaminarne le condizioni.



SALVATOR MUNDI RITROVATO: INDAGINI IN CORSO

Esulta comunque il questore Alessandro Giuliano, che parla di un’operazione «che consente recuperare un pezzo importante delle collezioni d’arte della città», ma nel contempo Melillo aggiunge, parlando di un’iniziativa che mostra «l’estrema fragilità del sistema di tutela del nostro patrimonio artistico. Trovarlo ha significato risparmiare a Napoli l’ennesima perdita». Il Salvator Mundi risale al 15esimo secolo e faceva parte di una collezione che era custodita presso il museo Doma della Basilica di San Domenico Maggiore. Giunse a Napoli attraverso l’ambasciatore Giovan Antonio Muscettola, esponente della famiglia partenopea e consigliere dell’imperatore Carlo V, che decise di acquistarlo durante una missione diplomatica avvenuta a Milano, ricorda TgCom24.it, città che era nota per la scuola leonardesca, che mirava appunto a riproporre lo stile di Da Vinci. Una vicenda che ha avuto senza dubbio un lieto fine, ma i cui misteri devono essere ancora portati alla luce: speriamo che nelle prossime settimane vengano risolti.