Salvatore Baiardo, il “profeta” dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Questo perché nel novembre scorso aveva dichiarato che il boss poteva consegnarsi. «Non è una novità per me», ha detto al Fatto Quotidiano che lo ha contattato per un commento sull’arresto. «È già dieci giorni che ce l’hanno in mano. Pensavo lo dicessero ieri che era la cattura di Riina e invece hanno aspettato un giorno in più», aggiunge quando gli viene fatto notare che aveva previsto tutto. Il riferimento è all’intervista rilasciata a Non è l’Arena di Massimo Giletti. Era il 5 novembre. «Ci sarà una scadenza anche per questo personaggio, magari tra vent’anni fa comodo prenderlo». Ma d’altra parte aveva fatto riferimento a «determinate cose» che «si stanno muovendo».
L’intervista era stata girata prima della sentenza che si doveva occupare di ergastolo ostativo, cioè dell’articolo 4 bis che vieta ai boss di uscire dal carcere senza avere collaborato, accusando qualcuno o facendo confessioni. Quando Massimo Giletti gli chiese «c’è qualcosa che si muove, perché sta arrivando una sentenza della Corte costituzionale sull’ergastolo ostativo?», Salvatore Baiardo rispose: «Presumo di sì (..). Potrebbe succedere come una vecchia trattativa che già era stata fatta nel 1993».
SALVATORE BAIARDO E L’INTERVISTA DA GILETTI
E quando Massimo Giletti gli chiese se potevano arrivare a Matteo Messina Denaro così come erano arrivati a Riina, lo storico amico dei fratelli Graviano disse: «Presumo di sì, si ricorda che le avevo detto? Quando lo Stato deciderà di volerlo prendere lo prenderà. (..) Presumo che sia una resa sua (..) tutti cambiamo in 30 anni. (..) Posso dire che è una brava persona (…) io posso giudicare il comportamento che hanno avuto nei miei confronti, sono degne persone». A proposito dell’ergastolo ostativo, precisò che l’unica sua speranza è che venisse abrogato. Tre giorni dopo la messa in onda di quell’intervista, la Corte costituzionale decise di rinviare la questione alla Cassazione per valutare se la legge del governo Meloni, che voleva eliminare i profili di illegittimità delle norme segnalate da Cedu e Corte costituzionale fossero stati rimossi. La questione, dunque, è ancora aperto. Ad un certo punto, Salvatore Baiardo si fece scappare: «Magari chi lo sa che avremo un regalino, che magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato, che faccia una trattativa lui stesso di consegnarsi e faccia un arresto clamoroso e così arrestando lui esce qualcuno che ha l’ergastolo ostativo senza che ci sia clamore». Poteva essere «un bel regalino». Baiardo è stato fortunato o molto informato?