Luca Persico detto “O Zulù” e Marco Messina dei 99 Posse sono stati condannati per diffamazione. I due componenti del gruppo musicale dovranne pagare 8mila euro più un risarcimento e le spese legali per alcune frasi offensive rivolte nel 2015 a Matteo Salvini alla vigilia di un comizio del leader leghista a Napoli. “Il 28 tutti in piazza contro Salvini. Perché Salvini è, come si dice a Napoli, una lo*a e deve essere preso a calci nel dere***o ogni volta che mette piede nelle strade della città“. Sono queste, come riportato da La Stampa, le parole incriminate costate ai due esponenti dei 99 Posse la sentenza di condanna. In occasione della prima udienza del processo, lo scorso marzo, il destinatario di quelle offese, Matteo Salvini, aveva dichiarato: “È da un po’ che ho imparato che cosa voglia dire in napoletano l’offesa “Si na lo***a” (in dialetto significa melma e affini, ndr)”.
SALVINI, 99 POSSE CONDANNATI PER DIFFAMAZIONE
Salvini aveva continuato: “Il giudice mi ha ripreso, dicendomi che non si possono ripetere le parolacce in aula. Minacciare di prendere a calci una persona – aveva proseguito – dicendogli che non può presentarsi in un luogo non rientra nella libertà di critica. Detto ciò, per me se i 99 Posse chiedono scusa e versano mille euro a una qualsiasi associazione di volontariato del territorio la vicenda è chiusa perché i tribunali hanno cose più importanti di cui occuparsi“. A distanza di quattro mesi dall’udienza, appreso della sentenza di condanna per diffamazione nei confronti di due dei quattro componenti del gruppo 99 Posse, Salvini ha commentato sui social: “Allora non è proprio sempre colpa di Salvini“. Il Tribunale di Napoli fornirà le motivazioni alla sentenza tra 90 giorni. Claudia Eccher, avvocato di Salvini, ha commentato: “Siamo soddisfatti, lo scudo dell’arte invocato dai 99 Posse non protegge e non legittima ogni messaggio e in particolare quelli di odio alla persona“.