Non il consueto bagno di folla quello riservato dalla città di Catanzaro a Matteo Salvini. Il leader della Lega, arrivato in piazza prefettura per un comizio in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio, è stato accolto infatti non solo da militanti e simpatizzanti della Lega ma anche da decine di persone che lo hanno contestato per tutta la durata del suo intervento. Esposti sui balconi diversi striscioni contro il vicepremier della Lega, molti dei quali volti a sottolineare il carattere antifascista della città calabrese. Disturbato dai fischi e invitato ripetutamente a tornarsene a casa, secondo quanto riportato da La Repubblica, il vicepremier ad un certo punto è sbottato:”Sento delle zanzare, sento dei moscerini rossi, andate a trovare Oliverio, chi si somiglia si piglia!”, ha detto in riferimento al governatore calabrese del Pd finito sotto inchiesta.
SALVINI A CATANZARO
Quello ai moscerini non è stato l’unico intervento che Salvini ha rivolto ai contestatori durante il suo comizio in piazza prefettura a Catanzaro. Il leader della Lega, accompagnato dalle urla dei suoi oppositori, ha dichiarato:”Per questo al governo ci stiamo occupando di educazione e regole, e comunque queste cose non mi fanno paura nemmeno un po’. No a 50 sfigati dei centri sociali”. La manifestazione di dissenso nei confronti di Salvini, scrive Repubblica, è stata organizzata da Usb, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Anpi, cui si sono spontaneamente aggregati cittadini e gente comune. “Buffone, torna a casa tua” e “Il Sud non dimentica” tra gli slogan più gridati, ma la bordata di fischi più imponente è arrivata quando Salvini ha indossato una sciarpa del Catanzaro calcio. Secondo Repubblica, evidentemente seccato, il leader della Lega è andato per le spicce, concludendo forse prima del solito il suo intervento.