Matteo Salvini in pressing sul governo: no a chiusure prolungate. Il leader della Lega già ieri aveva criticato il mancato cambio di passo, con tanto di replica di Mario Draghi in conferenza stampa: l’ex ministro dell’Interno aveva chiesto di poter riaprire in sicurezza dal 7 aprile almeno dove la situazione sanitaria risulta sotto controllo. E non è finita qui…



Oggi, sabato 27 marzo, Matteo Salvini è tornato a premere su Facebook: «Se dopo Pasqua, fra dieci giorni, la situazione sanitaria in tante città italiane sarà tornata tranquilla e sotto controllo, secondo voi sarà giusto riaprire bar, ristoranti, scuole, palestre, teatri, centri sportivi e tutte le attività che possano essere riavviate in sicurezza? Secondo me sì. Correre con vaccini e terapie domiciliari, e appena possibile riaprire in sicurezza: il “sostegno” più utile e importante, è tornare al lavoro».



SALVINI IN PRESSING SULLE RIAPERTURE

Matteo Salvini, con tutto il Centrodestra, chiede di riaprire le attività e già ieri le sue parole avevano acceso il dibattito all’interno della maggioranza. E non è tardata ad arrivare la replica del premier Mario Draghi, intervenuto sul tema in conferenza stampa: «Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo: le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per aria». Il primo ministro ha sottolineato che è desiderabile riaprire, ma la decisione se farlo o meno dipende dai dati a disposizione dell’esecutivo: «Faremo un decreto sulla base di dati disponibili oggi, ma continueremo a seguire questi dati settimana per settimana. Se cambiano i dati non escludo cambiamenti in corsa».

Leggi anche

VERSO LE REGIONALI 2025/ La vera sconfitta del centrodestra non è quella in Emilia-Romagna e Umbria