Il servizio andato in onda ieri sera su Striscia La Notizia, il tg satirico di Canale 5, con protagonista Vittorio Brumotti, ha fatto andare su tutte le furie il leader della Lega, Matteo Salvini. L’ex ministro dell’interno ha infatti ripubblicato sulla propria pagina Facebook l’ultima disavventura con protagonista il noto ciclista ligure, difendendolo a spada tratta. Nel contempo, ha colto la palla al balzo per puntare il dito contro l’attuale governo Conte Bis, a maggioranza Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Italia Viva, accusandolo di demolire i suoi Decreti sicurezza: “Roma, Brumotti accolto da minacce di morte al supermarket della droga – scrive il segretario generale del Carroccio sui social – spaccio, illegalità, clandestinità, mafie: l’Italia ha bisogno di TOLLERANZA ZERO, il governo smantella i Decreti sicurezza. Il buonismo è il male di questo Paese”. Salvini è sempre stato un grande fan di Brumotti, e spesso e volentieri ha ripubblicato le imprese rischiose dello stesso ciclista, ormai da tempo in lotta, praticamente in solitaria, contro quelli che lui definisce gli “spaccini”, gli spacciatori di stupefacenti.
BRUMOTTI AGGREDITO A ROMA DA SPACCIATORI, SALVINI LO DIFENDE: ECCO COSA E’ SUCCESSO
Nel dettaglio, nel servizio di ieri sera, Brumotti si era recato presso il quartiere San Basilio di Roma, con tanto di bicicletta e telecamerina al seguito. Da tempo gli spacciatori agiscono senza alcuna regola in quel quartiere capitolino, e di conseguenza il ciclista ha provato in qualche modo a mettere fine a quell’andazzo. La sua presenza non è però passata inosservata ed ha scatenato un vero e proprio putiferio, al punto che lo stesso inviato di Striscia La Notizia e la sua troupe sono stati costretti a scappare per evitare di finire malmenati. “Nel quartiere San Basilio c’è un vero e proprio supermarket della droga – le parole di Brumotti durante il servizio – uno dei più grandi in Europa, aperto 24 ore su 24 e gestito dalle potenti ‘ndrine calabresi e dalla mafia albanese”. “Ti devono tagliare la gola, ti devono proprio ammazzare – le repliche della gente del posto – ti ammazzo come un cane, maledetto! Ti taglio tutta la faccia, infame”.