LA PROMESSA DI SALVINI SUL GOVERNO: “INSIEME PER 10 ANNI, COSÌ CAMBIANO L’ITALIA”

Matteo Salvini a Pontida rilancia il programma della Lega verso la campagna elettorale per le Europee, alternando i temi storici – decreti sicurezza e chiusura dei porti contro gli sbarchi extra dei migranti in queste ultime settimane – con l’impegno per una “rivoluzione” di opere pubbliche e private, oltre che di fisco e Autonomia. Nella lunga intervista al nuovo direttore di “Libero Quotidiano” Mario Sechi, il vicepremier conferma la piena «sintonia umana e professionale» con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, così come ritiene «donna eccezionale» e indispensabile nelle alleanze europee l’ospite d’onore di questa Pontida 2023, la francese Marine Le Pen.



«Quanto durerà il Governo? Cinque più cinque», replica subito Salvini intenzionato a portare avanti il progetto del Centrodestra per almeno due legislature. Ma oltre ai 10 anni di “promessa” al Governo, c’è di più: «Il mio obiettivo è quello di dare al sistema produttivo, alle imprese, alle famiglie un arco temporale di serenità. Per fare un’autostrada ci metto 10 anni, per fare un ponte ci metto 10 anni, per fare un tunnel ho bisogno di 10 anni». Un nuovo decreto sicurezza nei prossimi giorni seguendo già quanto anticipato da Meloni – oggi in visita a Lampedusa con la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen – e gli impegni su fisco, grandi opere e Autonomia regionale sono i punti caldi che oggi da Pontida verranno rilanciati nella “nuova” Lega a trazione sempre più Matteo Salvini, in crescita anche nei sondaggi. «I decreti smontati dalla sinistra funzionavano e torneranno a funzionare», ricorda il Ministro dei Trasporti in arrivo a Pontida. «Sicuramente l’Europa in queste settimane e in questi mesi è stata assente, lontana, distratta, sorda, arrogante. Abbiamo un’altra idea di Europa e domani Marine Le Pen verrà a raccontare l’idea di Europa che abbiamo», ha aggiunto parlando con i cronisti nelle scorse ore.



MATTEO SALVINI DA PONTIDA VERSO LE EUROPEE: ECCO COSA HA DETTO

Proprio con Marine Le Pen il messaggio lanciato all’Ue e allo stesso Governo italiano è importante: la Lega non viene meno alle proprie alleanze nel gruppo Identità e Democrazia, ma rilancia sulla possibilità di un accordo politico in Europa sulla scia del Centrodestra italiano. «Chi esclude qualcuno dà in mano l’Europa ai socialisti. Chiunque dirà di no a pezzi di centrodestra in Europa aprirà la strada alla vittoria dei socialisti. E quindi gli stessi Popolari dovranno decidere se governare ancora con i socialisti o se vogliono costruire un centrodestra», ha aggiunto ancora Matteo Salvini sottolineando poi nell’intervista a “Libero” come ad oggi «se non tiri dentro i popolari, i conservatori e tutti gli identitari, la partita è persa in partenza, se unisci tutti c’è un 50% di possibilità di vincere».



Il punto chiarito dal leader leghista verso Pontida è netto e accoglie anche la figura della Presidente Von der Leyen (una possibile “apertura” alla sua candidatura?, ndr): «Voglio chiarire che non è una questione personale, il problema non è Ursula von der Leyen che è venuta in Emilia nelle zone alluvionate e pronuncia parole che non usano mai i socialisti». Qui sta il punto secondo Salvini: gli azionisti della maggioranza ad oggi in Europa sono i socialisti, «e se tu vai al governo con loro allora fai politiche di sinistra che sono contro il lavoro, contro le imprese. È chiaro che la Lega non potrà mai fare parte di una maggioranza europea con i socialisti». Per questo motivo, sancisce il vicepremier, bisogna unire popolari, conservatori e i movimenti identitari.