LE NOVITÀ DA IMPORTARE IN EUROPA: GREEN DEAL E DEBITO COMUNE, COSA HA DETTO SALVINI AL CONVEGNO CNA
Nel dibattito ospitato al convegno della CNA sul voto delle Elezioni Europee 2024, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha affrontato da vicino i temi che necessariamente dovranno “svoltare” dopo le urne dell’8-9 giugno 2024. Non solo questioni urgenti a livello nazionale (che riassumiamo qui sotto, ndr), ma temi che l’intera Europa non può più rimandare dopo il tempo perso – secondo il parere del Carroccio – degli ultimi 5 anni di Commissione Europea.
«Cambiare il Green Deal è un dovere», è il diktat che ripete il vicepremier Salvini, in quanto è proprio l’impianto stesso del provvedimento generato da Von der Leyen e Timmermans «è irraggiungibile a meno di voler desertificare il Paese, ovvero essere green e disoccupati». Per il Ministro delle Infrastrutture il pacchetto di norme green che ha affollato la politica europea negli ultimi anni (salvo un dietrofront parziale per la svolta del PPE a ridosso delle Europee, ndr) starebbe facendo più danni che benefici all’ambiente: «L’Europa ha ridotto le emissioni di 2 miliardi di tonnellate ma la Cina le ha aumentate di 14 miliardi». L’indomani dell’apertura fatta dalla candidata PPE e leader Ue, Ursula Von der Leyen, alla possibilità di un debito comune in “stile” Next Generation Eu anche per i prossimi anni, Salvini accoglie positivamente con un distinguo netto: «bene il debito comune ma fare eurobond per comprare armi, no». Per la Lega non occorre indebitare i figli «con le finalità della guerra».
DALL’UE ALL’ITALIA: LA BATTAGLIA DI SALVINI SUL REDDITOMETRO, GLI APPALTI E IL TAVOLO SULL’AUTOMOTIVE
Tornando sul tema della transizione ecologica Salvini dal convegno degli Artigiani Imprenditori d’Italia lancia l’allarme sull’automotive, spiegando come sia alquanto urgente la convocazione di un tavolo al Ministero rispondendo alle sollecitazioni del presidente CNA Costantini: «la transizione va conseguita tenendo conto della realtà del tessuto produttivo italiano», tanto per il fronte automotive quanto per la manifattura italiana. Ad oggi vi sono circa 600mila piccole imprese in Italia che ogni giorno assicurano, ricorda il vicepremier, «manutenzione delle nostre case, strade, automobili». Sulla scelta dell’auto del tutto elettrica dal 2035 in poi, secondo gli euro-deliri del Green Deal Ue, non è praticabile: «serve allungare i tempi e allargare le maglie», con l’Italia che resta all’avanguardia «per i biocarburanti, che al momento non sono previsti, ed è folle. Il 2035 è irraggiungibile».
Rimanendo sulle vicende nostrane, Salvini conferma l’arrivo del piano “Salva Casa” (qui tutti le informazioni e le misure in bozza) nel CdM di venerdì a Palazzo Chigi: una svolta importante per la regolarizzazione degli immobili privati, ma presto il Governo procederà anche sugli immobili del settore pubblico. In questo senso, il Ministro delle Infrastrutture conferma il 1 luglio 2024 la convocazione del tavolo sul nuovo codice degli appalti: «Ci sono situazioni da affinare – ha ribadito Salvini – dopo un anno di pratica è tempo di una valutazione. Anche la CNA sarà al tavolo vedremo ciò che ha funzionato e ciò che va ricalibrato».
In chiusura al convegno CNA, Salvini torna sul tema del Redditometro dopo l’annuncio di un decreto ministeriale del viceministro MEF Maurizio Leo: «Spero sia un passato che non torna». Per il vicepremier occorre che vengano accertati i fatturati veri e non i “presunti” come accadeva nel passato con i Governi del Centrosinistra. La punizione della “presunta ricchezza”, conclude Salvini alla CNA, «non è degna di una Paese. La punizione della presunta ricchezza non è propria di un paese civile: più fatturano le aziende, più guadagnano i lavoratori, più io sono contento». In serata è poi la stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad annunciare di aver sospeso il decreto sul Redditometro dopo l’incontro con il viceministro Leo: «Nessun Grande Fratello fiscale sarà mai introdotto da Fratelli d’Italia, dal centrodestra e da questo Governo».